Milan e Juventus chiudono l’anno solare 2011 a braccetto. Dopo 16 giornate la classifica mostra una parità assoluta. Due pugili che combattono sul ring in maniera totalmente opposta ma che non riescono a superarsi. Alcuni dicono che è solo questione di tempo, altri sognano una stagione testa a testa fra le due nobili del campionato. Chi avrà ragione? La primavera rappresenterà il giudice supremo, il tribunale d’ultimo appello. Nel frattempo i tifosi si godranno il più grande spettacolo dopo molti anni di dominio incontrastato da parte dell’Inter.
FATTORE IBRA: in molti sostengono che lo svedese sia l’uomo chiave della squadra rossonera. Fin dai tempi dell’Ajax e del suo primo arrivo in Italia con la maglia della Juve, Ibrahimovic si è cucito a fine anno lo scudetto sul petto, riuscendo anche a conquistare il titolo di capocannoniere in più di un’occasione. Nell’ultima giornata ha dato un’ulteriore dimostrazione di forza sul campo del Cagliari, quel Sant’Elia tanto caro al tecnico milanista Allegri. Suo il gol dello 0-2 con il quale il Diavolo ha sbancato il campo sardo, portandosi per una notte al comando della classifica.
REGALO DI NATALE: l’insolito anticipo del mercoledì, giocato alle 18, che vedeva contrapposte i bianconeri di Udine e Torino, è stato foriero di regali. Nessuna delle due formazioni messe in campo è riuscita a superarsi, con Handanovic e Buffon protagonisti in più di una circostanza. I ragazzi di Guidolin hanno mantenuto vergine lo stadio del Friuli, inattaccabile quest’anno: 7 vittorie e 1 pareggio in otto partite, con due soli gol subiti. Del Piero e compagni escono dal campo amareggiati per non essere riusciti a rispondere presente alla chiamata del Milan.
I CONTI NON TORNANO: undici gare fa il Milan era a pezzi, dopo la sconfitta a Torino per 2-0 e il distacco di sei punti in classifica dai bianconeri. Sembrava il passaggio di consegne fra i campioni uscenti e una squadra ritrovata. La Juventus da allora ha tenuto altissimi i giri del suo motore, lasciando invariato lo zero che indica le sconfitte in campionato. Pur continuando sempre a vincere, Conte si è visto arrivare addosso il treno Milan. Un’occhiata allo specchietto retrovisore non lascia spazio all’immaginazione. Il capotreno si chiama Ibrahimovic, la locomotiva principale è guidata dall’ex Nocerino. In undici partite i rossoneri hanno concesso agli avversari 4 punti, conquistando 29 su un totale di 33 (9 vittorie in 11 partite). Un filotto impressionante, degno del Milan di Capello. Conte non potrà dormire sogni tranquilli in questo Natale.