Natale, il giorno che i bambini aspettano con impazienza, gioia e felicità, mentre i genitori con un po’ meno entusiasmo, è ormai alle porte. Ebbene sì, tra un giorno è Natale: per chi non se lo ricordasse, il Natale si festeggia in quanto presunto anniversario della nascita di Cristo. Questo periodo, che va da Natale fino all’epifania, è un concentrato di festeggiamenti e perciò bisogna stare molto attenti, perché, tra un brindisi e l’altro, è più facile ingannare, illudere o alludere a una ripresa imminente con qualche decreto legge che si rivelerebbe, visto a mente fredda, una vera e propria “boiata”. Inoltre si ricorda ai politici che il Natale non è una giustificazione per dimenticarsi volutamente dei problemi degli ultimi giorni, quali i nuovi sbarchi a Lampedusa, perché questi avvenimenti non si possono dimenticare!
Come ben sapete, il Natale è seguito da Santo Stefano, altro giorno di festeggiamenti, ma soprattutto da capodanno, il giorno in cui le speranze di un anno e di una vita migliori sono alle stelle, per poi attenuarsi fino a perdersi col passare dei mesi. Almeno così è stato in questi ultimi anni: i discorsi del Presidente della Repubblica alludevano a un anno migliore, a una ripresa economica, all’uscita dalla crisi, alla lotta contro la corruzione e alla diminuzione della disoccupazione; tuttavia, le sue, furono solamente parole d’inganno perché lui non poteva non sapere come le cose andassero realmente.
Io spero vivamente che quest’anno il Presidente della Repubblica parli chiaro agli italiani, senza ulteriori inganni e senza illusioni, e che la ripresa arrivi veramente.
Le cose che spero di più che avvengano con l’arrivo dell’anno nuovo sono che gli italiani aprano gli occhi, valutino oggettivamente le decisioni prese dai loro rappresentanti, non si facciano ingannare da promesse utopiche e in ultimo, ma non per importanza, che leggano (i dati pubblicati dall’Associazione italiana editori illustrano che il 54,7% degli italiani non legga neanche un libro all’anno: sarà forse stato questo distacco dai libri a portarci sull’orlo del baratro?).
Non mi resta che augurare a tutti un buon Natale, se non sapete cosa regalare, un libro è sempre utile, e un felice anno nuovo, pieno di speranze tangibili.