Foto dell’albero di Natale della “Lagoa” a Rio de Janeiro, di Rick Ipanema.
In Brasile, Natale e Capodanno sono d’estate. Le tradizioni portate dagli immigranti si sono mescolate tra di loro e con quelle locali e, per quanto riguarda la gastronomia, molte delle pietanze caloriche portate dall’inverno del nord del mondo sono state revisionate e adeguate alla stagione e ai prodotti locali, così come nel menù si sono inserite frutta fresca e pietanze locali. Si monta l’albero il giorno dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre, e si smontato il 6 gennaio, “Dia de Reis” (Epifania), insieme a presepi molto curati. Ricordo con tenerezza che si decorava l’albero con pezzettini di cotone per simulare la neve. Si festeggia la vigilia (“ceia de Natal”) e il pranzo (“almoço de Natal”) e chi porta i regali è “Papai Noel” (Babbo Natale). Non esistono Santa Lucia né la Befana e non si festeggia Santo Stefano. I festeggiamenti incominciano con la cena di Natale e la Messa della Vigilia (“Missa do Galo”) e, dopo capodanno, si comincia a preparare per il carnevale…
Sono feste molto sentite e c’è molta cura nella preparazione dei menù, molto ricchi con un po’ di tutto, come auspicio di abbondanza, pace e felicità. A Natale di solito viene allestita la tavola con portate di vari tipi di carne (pollame, pesce, maiale, agnello), piatti caldi (contorni, lasagne e cannelloni) e piatti freddi (insalate, verdure cotte, grigliate e ripiene), frutta fresca e, da un’altra parte tanti dolci. Il tacchino e il “tender” (prosciutto cotto e affumicato), che non mancano mai, sono arrivati dalla America del Nord, il panettone dall’Italia, la frutta secca, il baccalà e le “rabanadas” dal Portogallo. Nell’antipasto vengono serviti salatini e paté, aperitivi di frutta e anche superalcoolici come l’whisky, a volte abbinato al guaranà, “whiskye guaraná”, una combinazione molto controversa ma molto diffusa. Quando gli invitati sono tanti e non c’è posto a tavola per tutti si mangia a buffet. Non è raro il pellegrinaggio di amici per salutare e assaggiare… e si mangia come nel quotidiano: tutto insieme nello stesso piatto!
Anche a Capodanno la tavola è ricca e non possono mancare le lenticchie e l’uva che portano fortuna e danaro e il melograno che porta speranza. Per il brindisi di mezzanotte c’è sempre lo spumante.
L’abitudine di scambiarsi regali è molto radicata in famiglia come nel lavoro. Viene sempre organizzato l’amico segreto (“amigo secreto” o “amigo oculto”), un gioco che inizia con il sorteggio di un nome tra i partecipanti che diventerà l’amico segreto, cioè, che non viene svelato. Negli ufficio si allestisce una piccola urna dove si possono depositare messaggini anonimi scherzosi per il proprio amico segreto. Nel giorno dello scambio dei regali si lasciano, sempre di nascosto, i regali incartati in modo buffo con il nome del destinatario. In famiglia a Natale si lascia un enorme sacco vicino all’albero dove gli invitati infilano di nascosto il regalo da loro preparato e, dopo mezzanotte, i regali vengono prelevati e distribuiti da “Babbo Natale”, quando c’è. Uno alla volta deve prendere il regalo ricevuto e cercare di scoprire cosa c’è nel pacchetto e poi chi lo ha preparato. Vengono tutti coinvolti cercando di capire le “tracce” lasciate dai bigliettini e dal pacchetto. Ilbadgetdi questi regali viene stabilito di comune accordo tra i partecipanti ed è quasi sempre molto basso, perciò ci vuole un po’ di fantasia nel prepararlo.
A Capodanno, che in Brasile viene chiamato “Réveillon”, il colore da portare é il bianco, retaggio della cultura africana dove il bianco simboleggia la pace. Ci sono grandi festeggiamenti neiclub(associazioni sportive e culturali con sede propria), nei ristoranti, per strada e sulle spiagge. Il più imponente spettacolo pirotecnico si svolge sulle spiagge di Rio de Janeiro. E, sulle spiagge di quasi tutto il litorale compreso Rio, viene onorata “Iemanjá”, entità femminile di grande potere, Regina dei Mari e protettrice dei naviganti, dea madre che nel sincretismo afrocattolico viene identificata con la Madonna. I fedeli portano doni (regali, cibo e alcoolici) che vengono messi su barchette lanciate in mare dalle spiagge.
Dal 1925, a San Paolo, il 31 dicembre di ogni anno si svolge la Maratona di San Silvestro (“Corrida Internacional de São Silvestre”), un grande evento sportivo che coinvolgere atleti di tutto il mondo.