ROMA - Cenoni, pranzi, brindisi e dolcetti fuori pasto: il Natale è un attentato alla linea. Ma ci sono dei piccoli trucchi che permettono di non rinunciare a qualche eccezionale peccato di gola senza ritrovarsi con l’anno nuovo qualche chilo in più.
Anche perché in realt, fatti i conti, i giorni festivi (o quantomeno di festa vera e propria) sono solo quattro: la Vigilia, Natale, Capodanno, l’Epifania, e se proprio vogliamo pure Santo Stefano.
Ecco allora qualche consiglio.
Panettone e pandoro: una fettina (fettINA, non fettONA) ce la si può concedere almeno nei giorni festivi. L’ideale, per togliersi la voglia senza attentare alla linea, sarebbe mangiarla a colazione anziché a fine pasto.
Porzioni: in generale si può assaggiare tutto, ma in porzioni piccole. Quindi anche frutta secca, cappone o tartine.
Condimenti: d’invero a volte si tende a preferire il burro all’olio. Ma attenzione, non solo alle calorie, ma soprattutto ai grassi e al colesterolo. Per condire si possono scegliere anche il vino bianco, che con il caldo perde parte delle sue calorie, evaporando, o il succo di limone, ma anche quello di arancia. Da evitare le salse. Anche il sale va limitato: meglio spezie ed erbe, dal peperoncino allo zafferano.
Temperatura: durante pranzi e cenoni è meglio non ritrovarsi in ambienti affollati con 30°. Si rischiano malori e ci si assicura una difficile digestione. La temperatura andrebbe mantenuta sempre intorno ai 20°, a maggior ragione se si è in compagnia. Così si stimola anche l’organismo a bruciare le calorie, e si dà un senso a tutti i grassi che si assumono.
Del resto che cenoni e pranzi di Natale capitino proprio d’inverno avrà pure un senso…