RCSP National Occupation IndexIl risultato è un indice sintetico che può varirare tra 100 e -100 dove il punto 0 rappresenta il discrimine fra un mercato del lavoro in espansione e uno in contrazione. Ecco i risultati per il Mese di Dicembre 2011:
Questo indice sintetico viene calcolato sulla base di una singola domanda incrociata con i dati di chi partecipa al sondaggi0:
Pensa in generale al tuo settore lavorativo, alla azienda (pubblica/privata) o all’ente (pubblico/privato) per cui lavori.
Basandoti su quello che hai visto e/o quello che sai per certo, puoi dire se l’azienda (pubblica o privata) per cui lavori:
risposte possibili:
a) Sta aumentando la sua forza lavoro (assumendo nuove persone più di quante ne licenzi o ne lasci andare in pensione)
b) Non sta aumentando ne diminuendo la sua forza lavoro.
c) Sta diminuendo la sua forza lavoro (licenziando, favorendo scivoli di uscita, non sostituendo chi va in pensione)
d) Non so, non rispondo.
Il dato nazionale è calcolato con un sistema di ponderazione delle risposte su base regionale (segreto della casa….), dicembre fa segnare un peggioramento verso il dato di novembre 2011 di un punto. Ovviamente è possibile splittare il dato nazionale sulle singole regioni italiane, in questo caso si notano delle evidenti differenze fra regione e regione. La percezione degli occupati sul mercato del lavoro rimane comunque negativa ma varia dal -12 del Veneto al -40 della Campania. Interessante il dato dell’Emilia Romagna che passa da essere la regione meno “pessimista” sul suo mercato del lavoro a uno di quelle che vede più nero. E’ interessante notare un diffuso ottimismo (per così dire, sarebbe meglio chiamarlo minor pessimismo) nel centro italia anche rispetto al Nord. Se è vero che Veneto e Lombardia ottengono risultati relativamente buoni, quasi tutte le regioni del Centro ottengono punteggi migliori o pari del dato nazionale.
Per gli amanti delle statistiche ecco l’esploso del sondaggio di Dicembre: