L'attenzione per la salute e il benessere può assumere diverse forme nell'uomo moderno. Dalla salute fisica a quella psicologica, dalla socialità, lo "stare bene" non è sinonimo solo di buona salute ma anche di serenità, scambio, armonia.
Il viaggio è una delle dimensioni del benessere per molti, ad esempio coloro i quali vedono nella scoperta di nuovi confini un appagamento morale e una crescita. Quando sono partita per un piacevole fine settimana alla scoperta del Villaggio della Salute Più - Monterenzio, in provincia di Bologna - ho immaginato di trascorrere un paio di giorni in una "semplice" spa, lasciandomi lo stress di una settimana di lavoro alle spalle e facendomi coccolare da acque termali e mani esperte. Dopo alcune ore in questo immenso complesso, ho capito che questa sarebbe stata solo una parte del mio soggiorno.
Il villaggio sorge in una valle, quella del Sillaro, fra la campagna e i calanchi, che assorbe ed emana storia, armonia, bellezza, accoglienza. Si estende a pochi chilometri da San Pietro Terme, non lontano da Bologna, e occupa circa 40 chilometri quadrati, tanto da vantare il titolo di più grande villaggio termale d'Europa. I suoi trattamenti, dedicati al benessere e alla salute, sono continuamente aggiornati tramite ricerche sofisticate e chi decide di trascorrere un giorno, un breve periodo o una vacanza in questo villaggio, potrà avere sia risposte mediche ad ampio raggio, che occasioni di incontro con un territorio ricco di bellezza, armonia, aziende agroalimentari e paesi con piccoli tesori.
Provo così, alla luce della mia esperienza, a indicare quali potrebbero essere le cose da vivere per un soggiorno al meglio in questo luogo.
1. Scegliere fra le molteplici offerte di relax e benessere del centro. Dai massaggi alle piscine, dalla palestra al bagno turco. Equipe medica e specialisti del settore possono dare consulenza su molte delle problematiche legate allo stress, alimentazione, salute e patologie di diversa natura. Il centro benessere è aperto tutto l'anno, ed offre, a seconda della stagione, specifiche cure. Consiglio di trascorrere dopo cena alcune ore nelle piscine coperte durante l'inverno, aperte per le notti azzurre. Le piscine, immerse in una penombra blu, sono aperte fino alle 1.00. Tra acqua salata temperata e acqua dolce, getti d'acqua e saune, si possono trascorrere ore di piacevolezza e relax di coppia o in compagnia.
2. Vivere all'esterno giochi d'acqua e scivoli. Per chi ama questo genere di divertimento, il villaggio offre un ampia zona attrezzata per bambini, giovani e famiglie fra le colline della valle del Sillaro. Fra ombrelloni, piscine, morbide sedute e campi irrigati, gonfiabili, in estate, fino a 5000 persone vivono l'acqua park in una dimensione abbastanza integrata con il territorio.
3. Fare una passeggiata fra le colline del parco e scoprire le offerte per il benessere. Fra boschi e colline, passeggiando fra la vegetazione, chi ha progettato il parco ha voluto offrire oltre a piscine di diversa natura, spazi appartati, meditativi e catartici. Alla ricerca della pace interiore e nell'intento di ritrovare un proprio equilibrio, si potranno vivere le stanze dei chakra, piccole case colorate immerse nel bosco, oppure urlare o ridere a crepapelle dentro alle grotte dell'urlo e della ilarità.
4. Vivere un'esperienza naturista. La limitrofa oasi si Zello è un grande bosco con piscina, sauna e una prossima casa ed area attrezzata camper, dove chi pratica, può vivere esperienze naturiste immersi fra alberi e sentieri incontaminati.
5. Bere, mangiare e assaporare i sapori della cucina emiliano-romagnola. Siamo infatti a cavallo fra l'Emilia e la Romagna; non lontani dalla toscana. Dai salumi alla pasta fatta in casa, qui tutto ha il sapore genuino della cucina locale. Per gli estimatori del bere, il villaggio produce una propria birra, con acqua termale dal gusto delicato e colore ambra. Il vino come tutti i prodotti è locale e prodotto dalla cantina Zuffa, azienda vinicola biologica di fama internazionale.
6. Scoprire le tracce della storia ancora visibili e accessibili con passeggiate. Qui, nella seconda guerra mondiale, si combatteva per la libertà del nostro paese. Il villaggio sorge infatti su quella che gli storico hanno chiamato la linea gotica. Passeggiando fra i boschi, non è difficile scorgere ancora le trincee da cui i soldati sparavano e sollevando lo sguardo, si scorge un paesaggio gentile, circondato da calanchi e colline. Immaginare ora questo territorio come uno spazio di guerra non è cosa facile, per fortuna. Le tracce e l'orgoglio della gente che vi abita però lo fanno con fierezza.
7. Visitare i piccoli borghi limitrofi. Fra di essi mi fa piacere segnalare il paese di Dozza, un piccolo borgo di 5000 abitanti, in cui si svolge un festival biennale di street art. Il murales vincitore viene lasciato a memoria e arricchimento artistico del paese. Il risultato è un centro delizioso, con rocca e torrioni, locande, osterie e facciate di case curate ed ordinate. Dozza è un piccolo gioiello, un museo all'aperto che vale la pena visitare.
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