Quella svolta all’Isola del Giglio è la più grande operazione di recupero navale di tutti i tempi (la Costa Concordia è più grande e più pesante del Titanic). Si tratta, pertanto, non solo di un evento di straordinaria importanza storica ma anche di un fiore all’occhiello per l’ingegneristica italiana, che adombra così l’onta per la viltà schettiniana. Farebbero bene a ricordarlo, i virgulti del qualunquismo più sciatto e prevedibile.
Di che cosa dovrebbero occuparsi, i media? Di qualche nuova emergenza sociale costruita ad arte per vendere più copie o fare più ascolto? Su, su.