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Naufragio di Lampedusa. Polemiche sui soccorsi

Creato il 05 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Mentre il recupero delle vittime del naufragio di Lampedusa è interrotto dalle condizioni del mare, divampano polemiche sui soccorsi .

Photo credit: psicologiaclinica / Flickr / CC BY 2.0.

Mentre le ricerche delle altre vittime del naufragio di Lampedusa sono sospese, a causa del forte scirocco e del mare forza 4, cominciano ad emergere nuovi particolari che innescano la polemica tra soccorritori, Guardia Costiera e pescatori. In merito alle accuse secondo le quali alcuni pescherecci avrebbero “tirato dritto”, ignorando le richieste di soccorso fatte dai migranti, che avevano incendiato una coperta per essere visibili, il presidente del Consorzio dei pescatori Totò Martello, risponde per le rime: “i pescatori salvano vite, rispediamo al mittente le accuse di non aver soccorso gente che stava morendo di fame. Alcuni pescatori accusano addirittura la Guardia Costiera di aver ostacolato i soccorsi o di non essere attrezzata e troppo lenta per poter agire con prontezza in quella situazione di emergenza. Vito Fiorino, pescatore, è giunto per primo sul luogo del naufragio alle 6.30 e ha lanciato l’SOS alla Guardia Costiera e agli altri pescherecci che si trovavano nella zona del naufragio di Lampedusa. Fiorino accusa però: “noi eravamo in otto sulla mia barca e ci siamo sbracciati per cercare di salvare quante più persone potevamo. Ne abbiamo portate in salvo 47. Ho visto su tutti i siti di Internet il video di uomini della Capitaneria di porto che riprendeva un salvataggio. Mi chiedo perché facevano riprese invece di salvare la gente?”. Fiorino aggiunge poi altre accuse: “se la prendevano alla leggera,non è così che si agisce mentre la gente bolle in mare. Hanno rifiutato di prendere a bordo qualche persona che avevamo già salvato perché il protocollo, hanno detto, lo vietava. Quando siamo tornati al porto carichi di naufraghi abbiamo visto la vedetta della finanza che usciva come se stessero andando a passeggiare. In casi del genere non si va con questi natanti enormi si va con barche piccole e veloci per pensare di salvare le persone”. Oggi intanto è partito dal porto un corteo di barche di pescatori per posare una corona di fiori al largo della costa, in omaggio alle vittime del naufragio di Lampedusa. La Procura di Agrigento intanto annuncia di non aver aperto alcuna inchiesta sui soccorsi prestati in mare ai migranti che erano sul barcone naufragato. Lo si apprende da fonti giudiziarie.


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