Il sistema delle relazioni internazionali è anarchico o quasi, come noto, ma che potesse raggiungere tale livello era davvero imprevedibile. Si potrebbe racchiudere questo articolo con la seguente frase: quando la Corte invita il killer ad uccidere. Eh già, proprio così e stavolta la Corte è rappresentata, ancora una volta, dalle Nazioni Unite, in teoria luogo simbolo del rispetto dei diritti umani a livello mondiale, ma ormai troppo spesso casa delle peggiori nefandezze. Questa volta, però, è stato raggiungo il limite e le Nazioni Unite hanno preso una decisione che – se non verrà annullata velocemente – rappresenterà una nuova onta difficilmente cancellabile. Vediamo che cosa è successo.
L’Iran eletto nella Conferenza per il Trattato sul Commercio delle Armi
Siete rimasti a bocca aperta dopo aver letto il titolo? Credete che sia sbagliato? Ci spiace, non è così! Il titolo è esattissimo: l’Iran è stato eletto all’interno della Conferenza per il Trattato sul Commercio delle Armi, una assise di importanza internazionale, volta a trovare una soluzione a questo drammatico problema. L’incredibile è successo il 3 luglio scorso, sotto la benedizione del Segretario delle Nazioni Uniti Ban Ki-moon. La storia, purtroppo, non è finita ancora: l’elezione dell’Iran alla Conferenza sul commercio delle armi è avvenuto meno di una settimana dopo che è stata resa nota la conclusione di un rapporto dedicato al contrabbando di armamenti. La Commissione speciale del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, udite udite, ha condannato proprio l’Iran, accusandolo di traffico internazionale di armi, soprattutto verso la Siria. La stessa Commissione, quindi, ha rimarcato i tentativi di Teheran di aggirare le sanzioni internazionali e ha chiesto l’inclusione di tre società iraniane – la Yas Air, la SAD Import Export Company e il Gruppo Chemical Industries and Development of Materials – nella lista delle realtà sanzionate a livello mondiale. Che dire? Davvero assurdo…
Pillole dall’Iran
Per concludere, alcune pillole dall’Iran, in merito ai recenti avvenimenti. Prima di tutto una notizia positiva: Edison, grande società attiva nel settore energetico, ha deciso di concludere il suo business con l’Iran, anche se il regime racconta la storia esattamente all’opposto…E non è questa la sola storia che il regime si racconta: di recente, infatti, sull’agenzia iraniana Irinnews.ir un sondaggio che rilevava come la popolazione iraniana fosse favorevole alla sospensione dell’arricchimento dell’uranion. Bene, poche ore dopo, il regime ha fatto cancellare l’articolo, ha accusato gli hackers per quanto accaduto e ha ribadito che l’arricchimento dell’Uf6 non è in discussione…Questi accadimenti, però, ci stupiscono meno. A Teheran si sa chi gestisce la comunicazione…