Sale l’attesa per l’uscita del videogioco NBA 2K15, il nuovo capitolo di una serie vincente che nella scorsa edizione ha ricevuto ben 70 nomination per “Gioco dell’anno”. Si contano i giorni che portano al 10 ottobre, data di rilascio sul mercato della simulazione di pallacanestro più amata e usata da appassionati e dagli stessi giocatori per PC e le console – Playstation 3, Playstation 4, Xbox 360 e Xbox One. Come ha detto Rob Jones, senior producer di 2K, durante la presentazione a Milano a cui hanno partecipato i giocatori dell’EA7 Emporio Armani, il gioco è stato ancora più migliorato, puntando sull’esperienza di Kevin Durant, Mvp NBA, e sull’estro di Pharrell Williams per la colonna sonora.
La presentazione di NBA 2K15 con i giocatori di EA7 Emporio Armani Milano
Rob Jones ha spiegato che NBA 2K15 è stato migliorato in tutto nonostante si veniva da un successo strabiliante col 2K14. Il senior producer ha evidenziato il ruolo fondamentale di Kevin Durant, Mvp dell’ultima stagione NBA e cover man del gioco: “Sono in 2K da 15 anni, ho visto passare Shaquille O’Neal, Allen Iverson, Kobe Bryant, ma KD è stato il primo a portarci la sua esperienza di videogiocatore perchè lui è un grande consumatore dle nostro prodotto. Giocando ci ha dato consigli anche su squadre e giocatori. Anche Steph Curry ci ha detto ‘Non uso mai me stesso nel gioco perchè il rilascio del tiro è troppo lento rispetto alla realtà’. Wow!“.
Jones ha poi esaltato la qualità della colonna sonora, curata da un artista polivalente come Pharrell Williams: “Ci ha portato 27 canzoni che rispecchiano il suo modo di consumare la musica. Non solo hip hop ma tutti i generi e molti pezzi del passato. Sono sicuro che aiuterà la gioventù a variare il loro modo di ascoltare la musica stessa”. Si va dai Depeche Mode ai Public Enemy passando per Snoop Dogg, Red Hot Chili Peppers e Lauryn Hill.
Il senior producer, concentrandosi sul gioco, ha evidenziato l’aggiunta del pre game show di TNT con Ernie Johnson e Shaquille O’Neal: sono divertenti, parlano di tutto e rendono il gioco un’esperienza totalmente reale, sia se si sta guardando la partita in TV, sia se si è al palazzo. Uno spettacolo completo.
Restando sul gioco, Jones ha parlato dell’introduzione di un nuovo tutorial per il tiro con le spiegazioni dello stesso Durant e di altre star come Steph Curry per aiutare nella simulazione, molto difficile e complicata, non immediata. Il nuovo sistema di tiro invece prevede che non sia più legato solo alle percentuali reali del giocatore ma è stato introdotto un ‘meter’ che permette all’utente di condizionare il risultato finale del tiro stesso. Inoltre il gioco è stato reso più fluido anche in termini grafici, c’è più calma, controllo e precisione. E’ stata migliorata l’intelligenza artificiale del computer che reagisce agli aggiustamenti dell’utente durante la partita stessa. Sono state aggiunte poi 6mila animazioni nuove per rimbalzi, stoppate, movimenti ma anche nel contorno, sul pubblico che agita i cartelli con le famose testone e con le cheerleader che muovono i capelli (“è il primo gioco con animazione nei capelli, è solo un dettaglio banale ma per noi ogni cosa è importante“, ha precisato Jones).
Nelle modalità di gioco – oltre alle tradizionali ‘Giocatore’ e ‘Carriera’ – è stata migliorata l’esperienza ‘Mia Squadra’ dove si possono comprare pacchetti di giocatori di ogni epoca (“perchè non una squadra con Jordan, Chamberlain, Shaq e Jerry West?”) e poi si possono vendere o acquistare tramite la nuova casa d’aste. Aggiunte le modalità ‘Mia Lega’, un’esperienza che può durare tantissime stagioni, e ‘Mio Parco’, che ha ricevuto grandissimo successo e permette di portare il giocatore creato dall’utente a scendere in campo sull’asfalto dei campetti nell’esperienza online. Jones ha specificato che è stata migliorata l’esperienza della stagione con l’aggiunta dello scouting di un anno intero in chiave Draft (con l’appoggio di Draft Express) e i messaggi sui social media degli addetti ai lavori. E in più è cambiato il modo di simulare gli infortuni: il corpo è stato diviso in 16 zone nelle quali il giocatore può farsi male, quelle in cui è più a rischio (caviglie per Curry ad esempio) e inoltre il gioco ricorda dove ci si è già fatti male per il resto dell’esperienza di gioco.
Grande novità, per le console della nuova generazione PS4 e Xbox One, è la possibilità di ricreare il proprio volto nel gioco attraverso i sistemi di scan di cui sono dotate appunto le console: il viso viene mappato in vari punti e viene ricreato nella modalità ‘Mio Giocatore’.
Infine Rob Jones, che ha vissuto in Italia ed è cresciuto tifando il Banco Roma, ha evidenziato l’importanza delle squadre di Eurolega, ben 25 in questa edizione del gioco. Ci sono l’EA7 Emporio Milano e la Montepaschi Siena (anche se è sparita…), più altre big come Real Madrid, CSKA Mosca e i campioni d’Europa in carica del Maccabi Tel Aviv. La grande novità è che i roster verranno aggiornati tempestivamente per ricreare un’esperienza più reale possibile, come per l’NBA. Il producer ha sottolineato un aspetto importante per rendere unico il gioco con i team europei: “Ho parlato per un’ora con due grandi coach come David Blatt e Ettore Messina per capire le diverse modalità di gioco a livello Fiba che è più di squadra, meno incentrato su una stella, e meno atletico. Abbiamo introdotto un numero di playbook dedicati solo alle squadre di Eurolega“.
Insomma, le premesse sono davvero ottime. Non resta che attendere il 7 ottobre e precipitarsi negli store per acquistare una copia del gioco e intraprendere la propria esperienza con NBA 2K15.