Vista l’impossibilità di migliorare in termini di grafica e giocabilità un videogame già a livelli assoluti, il nuovo NBA 2K16 – rilasciato lo scorso 29 settembre per PS4, PS3, Xbox360, XboxOne, PC – ha deciso di puntare su una grande novità per coinvolgere in maniera ancora più unica l’utente. Lo slogan dell’hashtag #BeTheStory riassume la grande scommessa del nuovo NBA 2K che, con la partecipazione di un grande regista e appassionato di NBA (tifosissimo dei New York Knicks) come Spike Lee, ha deciso di catapultare il giocatore in una vera e propria storia narrata dalla mente del film “He Got Game” con Ray Allen.
Oltre alle classiche modalità presenti nel gioco, dalla gara singola al playground, dall’allenamento alla stagione (regular season o playoffs), da Mio giocatore alle sfide online, da Mia squadra a Mio GM, spicca la rinnovata “Mia carriera”. Come dicevamo l’utente è protagonista di una vera e propria sceneggiatura scritta da Spike Lee: all’uscita dall’high school si troverà di fronte alla scelta del college (tra cui UCLA e Kansas) e da lì vivrà l’avvicinamento al Draft NBA con i colloqui con i vari general manager, fino alla notte delle scelte. A quel punto inizierà la vera e propria carriera da professionista.
Questo non prevede solo le sfide in campo ma anche la vita di tutti i giorni, confrontandosi con le persone che li circondano per prendere le decisioni migliori per sè stessi: gestione dei giorni liberi, contenuti bonus attraverso relazioni personali, sponsorizzazioni e un’ambientazione per gli allenamenti completamente nuova.
Nel dettaglio la prima parte della MyCareer è concentrata sulla storia del giocatore e della sua famiglia, partendo dalla scuola fino all’NBA. Il giocatore potrà disputare 4 partite con la squadra dell’high school, 4 con quella del college, e, dopo il Draft, 8 con la squadra NBA che lo sceglierà. Completate queste partite, la storia narrata finirà, e il giocatore potrà giocare tutte le partite delle stagioni seguenti, non differentemente da quello che accadeva nei capitoli precedenti, potendo però gestire anche le attività nelle giornate di riposo.
La giocabilità e la grafica sono state comunque migliorate. NBA 2K16 prevede un nuovo sistema di animazione con movimenti più fluidi e un realismo mozzafiato, una nuova fisica della palla sul ferro e nuove interazioni tra i giocatori. L’intelligenza artificiale è stata ulteriormente perfezionata. Tutti i 30 coach avranno il loro personale modo di allenare, chiamare gli schemi e posizionare in campo la squadra: addirittura ci saranno adattamenti all’interno della partita stessa, difensivi e offensivi. Nei giocatori saranno ancora più evidenti le caratteristiche personali, i tratti distintivi e le giocate dei campioni (aumentata la velocità del rilascio di Curry per esempio).
La fotogallery della presentazione di #NBA2K16 coi giocatori di @OlimpiaEA7Mi e @alecattelan https://t.co/Uc2ZC4EuZO pic.twitter.com/WajwEog0hK
— Basketcaffe.com (@Basketcaffe) September 24, 2015
In questa edizione non c’è solo un testimonial ma ben tre: Stephen Curry (MVP 2015) dei Golden State Warriors, James Harden degli Houston Rockets e Anthony Davis dei New Orleans Pelicans. La distribuzione delle copertine avverrà in maniera casuale ma ogni confezione includerà un inserto piegabile contenente i 3 atleti di copertina, consentendo così di inserire la cover preferita sul fronte della confezione.
Si potrà giocare con diverse squadre: oltre alle 30 franchigie NBA, sono stati aggiunti 12 team nelle squadre leggendarie, tra cui i Trail Blazers del 1999-2000 di Pippen e Sabonis, i Pistons del titolo 2003-04, i Celtics dell’anello 2007-08 e i Timberwolves 2003-04 di Garnett, Cassell e Sprewell, e poi ci sono 25 squadre di Eurolega. Gli appassionati potranno scendere in campo con l’Olimpia Milano (presente alla presentazione del gioco), la Dinamo Sassari o i campioni d’Europa in carica del Real Madrid.
E poi la musica, come sempre un elemento importante all’interno del gioco. DJ Khaled, DJ Mustard e DJ Premier hanno prodotto la più ricca colonna sonora di sempre che include 50 tracce dinamiche divise in 5 playlist e un pezzo esclusivo di ogni DJ. Da segnalare tra le particolarità, la presenza di una canzone italiana inclusa per la prima volta nella colonna sonora, Club Dogo (feat. Arisa), “Fragili”.