NBA: cadono le big, T-Wolves e Warriors in paradiso

Creato il 13 dicembre 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Iniziamo questo lungo recap di 13 partite dall’elite della Western Conference: la prima sorpresa è la sconfitta degli Spurs all’EnergySolutions Arena contro i Jazz. Grazie ad un clamoroso Tim Duncan da 22 punti e 21 rimbalzi i nero-argento guidano nel quarto periodo ma un canestro di Paul Millsap (24 e 12 rimbalzi) pareggia la gara a 40 secondi dal termine. L’ultima palla è nelle mani di Mo Williams: nothing but net! L’ex Clippers (5 punti con 2 su 8 dal campo fino a quel momento) spara un missile da 8 metri in faccia a Green regalando la quarta vittoria consecutiva a Utah e fermando la corsa dei ragazzi di Popovich.
Non ne approfittano i Grizzlies che incredibilmente perdono a Phoenix sopraffatti da un sottomano di Goran Dragic a mezzo secondo dalla sirena. A Memphis non bastano i 21 punti di Rudy Gay in una partita in cui dalla panchina arrivano appena 17 punti. I Suns interrompono così la striscia di 7 sconfitte mandando cinque uomini in doppia cifra guidati dai 15 punti di Dudley e Brown.
Alle spalle di Memphis scalpitano i Clippers di Chris Paul (19 e 10 assist), vincenti contro i Bobcats (Mullens 19); ed i Warriors, capaci di battere a domicilio addirittura i Miami Heat. Decisivo il canestro a meno di un secondo dal termine del rookie Draymond Green, piuttosto funzionali anche i 27 di Klay Thompson, inutili invece i 31 di James ed i 21 con 13 rimbalzi di Bosh.
Questi risultati fanno valere doppia la sudata W dei Thunder contro gli Hornets. L’anomalo rookie Brian Roberts (16) mette a ferro e fuoco la difesa do OKC, che trova le risposte giuste solo nel quarto periodo, risposte che iniziano tutte per “Dur” e finiscono con “ant”: il due volte miglior realizzatore NBA spara 35 punti con 11/20 al tiro, non lasciando scampo a New Orleans.
Si inseriscono al settimo posto i T-Wolves, che nonostante le polemiche su Kevin Love, superano i Nuggets (ottavi) di un super Danilo Gallinari autore di 24 con 4/5 da tre. Il vincitore dello shooting contest all’ultimo All Star Game continua a produrre sotto i suoi standard (8 punti e 14 rimbalzi con 3/17 al tiro), ma Kirilenko e Pekovic combinano per 40 punti e questo basta.
Festeggia invece Marco Belinelli che trascina i Bulls alla settima vittoria nelle ultime dieci gare. Con 16 punti (6/13), 2 assist e 2 recuperi in 30 minuti l’ex Fortitudo e Virtus dà un importante contributo al successo sul campo dei Sixers (26 punti e 9 assist di Holiday).
Meglio di Chicago fa Atlanta che trova la tredicesima vittoria in 19 gare contro i Magic; Smith e Horford combinano per 29 punti e 24 rimbalzi, determinanti per passare all’Amway Center di Orlando (Afflalo 16).
Reggono il passo i Nets (Joe Johnson 23), che vincono a Toronto (Ed Davis 24) priva di Bargnani a tempo indeterminato; ed i Celtics che superano Dallas dopo due tempi supplementari. Quando serve si può sempre contare su Paul Pierce titolare di 34 punti, il migliore dei sui assieme a Rondo che sfiora la tripla-doppia con 16 punti, 9 rimbalzi e 15 assist.
Continua a fare la differenza la difesa dei Pacers che concedono appena 23 punti nel secondo tempo ai Cavaliers (CJ Miles 28); nell’altra metà campo ci pensano invece Paul George (27 punti con 10/18 al tiro), David West (18) e George Hill (17). Terzo successo consecutivo per i Bucks (Jennings 19, Ellis 17 e 11 assist) che salgono al settimo posto battendo i Kings (Evans 17). Va in archivio anche il successo dei Rockets contro i Wizards: nel finale decidono le giocate di Harden (31) ed i canestri di Parsons (18).

I risultati:
Raptors – Nets 88-94
Magic – Hawks 80-86
Pacers – Cavs 96-81
Sixers – Bulls 89-96
Bobcats – Clippers 94-100
Heat – Warriors 95-97
Celtics – Mavericks 117-115 2ot
Bucks – Kings 98-85
Rockets – Wizards 99-93
Thunder – Hornets 92-88
Timberwolves – Nuggets 108-105
Suns – Grizzlies 82-80
Jazz – Spurs 99-96


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