Si fa sempre più dura la lotta nella Western Conference che deve ancora svelare le otto che si qualificheranno nella post season, e i posizionamenti delle migliori, tutte distanziate massimo da una vittoria e mezzo dalla squadra che la precede o la segue. Ad esempio il primo posto degli Spurs, che sembrava ormai acquisito, è tornato decisamente in bilico con la sconfitta di questa notte contro i Grizzlies, la seconda in fila contando quella delle polemiche contro gli Heat. Questa volta però è stato coach Popovich a lasciare i suoi top player a riposo, tenendo fuori Duncan e Leonard, oltre all’infortunato Manu Ginobili. Guidati da Parker (25) i nero-argento hanno condotto per gran parte dell’incontro prima di essere bugerati dalle giocate di Mike Conley (23), autore della tripla del pareggio a 30 secondi dal termine, e del layup del definitivo sorpasso praticamente sulla sirena. Memphis con questa vittoria pareggia il record dei Nuggets e potrebbe balzare direttamente al terzo posto superando anche i Clippers, quarti solo perchè in testa nella Pacific Division, e non in un gran momento. La squadra di Del Negro ha infatti perso la terza partita consecutiva, le sesta nelle ultime dieci, lasciando il passo agli Indiana Pacers capaci di espugnare lo Staples Center. Paul George (23, 6 rimbalzi e 10 assist) e Roy Hibbert (26 e 10) portano Indi oltre i 20 punti di vantaggio, ma la profondissima panchina dei Clips riapre la sfida decisa solo all’ultimo secondo. Tutte le riserve Angelene hanno un plus/minus positivo, e i migliori in campo sono Jamal Crawford (25) e Lamar Odom (9, 10 rimbalzi, 2 assist e 3 recuperi).
Difendono il proprio settimo posto i Rockets che pur senza James Harden continuano a vincere guidati da Lin (19 e 11 assist) e Asik (22 e 18 rimbalzi). Contro i Magic sono ben sei gli uomini in doppia cifra, tra cui due ex del nostro campionato come Carlos Delfino (12) e Donatas Motiejunas (11). Per Orlando non bastano Harkless (28) e Udrih (17 punti e 10 assist). La corsa per l’ottava piazza resta la più emozionate: i Jazz per la prima volta in stagione riescono a fare una striscia di 5W, giusto in tempo per l’ultima spinta verso i playoffs. Contro i Blazers privi di Aldridge, sono i lunghi a fare la differenza con il terzetto Millsap-Jefferson-Favors che combina per 58 punti. Utah ha mezza vittoria di vantaggio sui Lakers e due sui Mavs.
A Est il panorama sembra più chiaro, ma i risultati degli ultimi giorni fanno presagire ad una volata finale per evitare al primo turno Miami. La “sfiga” non abbandona i Celtics che si presentano al Target Center anche senza Paul Pierce (oltre a Rondo e Garnett): lo strapotere di Pekovic (29), la concretezza di Kirilenko (17, 9 e 5 assist) e le invenzioni di Rubio (9 e 10 assist) fanno il resto lasciando i verdi a bocca asciutta per la seconda partita di fila. In rimonta su Boston c’è Milwaukee che contro i Bobcats non ha avuto problemi. Ellis (14 assist) e Sanders (24 punti) aggiornano i propri career-high lanciando i Bucks fino al +29 finale.
Successo anche per gli Hawks vincenti sui Cavs, ancora orfani di Irving che non può giocare nei back-to-back in questa fase del recupero. Decisivo è Devin Harris con 25 punti. Infine tornano al successo i Pistons nel giorno del ritorno di Calderon a Toronto. Rudy Gay gioca una grande partita (34 punti con 13/18), ma è proprio il play maker spagnolo a guidare Detroit al successo con 19 punti e 9 assist.
Risultati:
Raptors (27-47) – Pistons (25-50) 98-108
Hawks (42-33) – Cavaliers (22-51) 102-94
Bucks (36-37) – Bobcats (17-57) 131 – 102
Grizzlies (50-24) – Spurs (55-19) 92-90
Rockets (41-33) – Magic (19-56) 111-103
Timberwolves (27-46) – Celtics (38-36) 110-100
Jazz (39-36) – Blazers (33-41) 112-102
Clippers (49-26) – Pacers (48-27) 106-109