- i festeggiamenti di Lebron e Co. alla vittoria in finale di Conference,che, paragonati alla composta esultanza e alla compassata intervista post-partita di Dirk ,riassumibile nella frase “eravamo qui nel 2006 e siam tornati a casa con un pugno di mosche,non c’è ancora nulla da festeggiare”,erano sembrati sinceramente eccessivi.
- la “finta tosse” ,colta dalle telecamere, di Wade e James rientrando negli spogliatoi alla fine di gara 5,a mò di sfottò a Dirk febbricitante .
- le partite in low profile di Lebron,troppo dedito alla squadra,poco aggressivo a canestro (quante vole l’avete visto in lunetta?),molle in attacco..
Lebron forse credeva che la sua sola presenza avrebbe fatto vincere gli Heat. Ha giocato come un role player,come una seconda spalla,come il Pippen,l’Odom,il Tayshaun Prince della situazione.
Mio caro Lebron se vuoi giocare così nessuno ti criticherà,ma non fai l’evento-farsa d’inizio stagione in cui annunci che “porterò i miei talenti a Miami”,non congeli la palla in punta fumandoti metà dei 24 a disposizione,ti prendi in difesa Dirk,e dopo la partita ti prendi le tue responsabilità,che non vuol dire ammettere d’aver sbagliato,che è chiaro come il sole,ma ci dici in cosa hai sbagliato,senza fare la vittima dei cosidetti haters.
Andiamo un’pò sull’aspetto tecnico.
Tante cose incredibili,che fanno dubitare della reale competenza,che a quei livelli dovrebbe essere il top,ne cito giusto un paio:
- insistere tanto con Mike Bibby,accantonato solo in gara 6?
- perchè non andare di small-ball(come sottolineato da Buffa) con Lebron da 4 e un tiratore in più(scongelato solo in gara 6 Eddie House,e invece lasciato a marcire in panca James Jones che pure ne aveva vinta 1 contro Boston mi pare)
- far marcare Terry da Lebron?? mi si potrebbe ribattere che Lebron ha tenuto bene Derrick Rose contro Chicago.Non è la stesa cosa. D-Rose ti batte in palleggio,si butta dentro e va al ferro,se occupi l’area in tempo,e contro di lui prepari un area bella intasata,gli abbassi le percentuali e dai modo a LEbron,che salta come un grillo,di arrivare da dietro per la stoppata.Terry ti attacca in palleggio,ti spezza col crossover,e va d’arresto e tiro. Zero possibilità di intasare l’area e recuperare,serve un piccolo che tenga almeno 2 palleggi. Senza contare che the Jet esce da 2-3 blocchi,e per il piccolo Lebrone non è facile passarci in mezzo…..(altri potrebbero dire che Josè Barrea attacca in palleggio,arriva al ferro in slow-motion,e comunque non trova nessuno in area a chiuderlo…)
- La difesa di Miami: s’è detto che gli Heat difendono alla grande,cosa che in linea di massima può esser vera,ma esistono difese e difese. Miami è una squadra d’atleti che ha deciso di difendere. Stanno flottati e si fidano dell’atletismo per recuperare sullo scarico,rischiano sulle linee di passaggio,sempre fidandosi,si fanno battere dall’uomo contando sulla stoppata. Non è bastato contro una Dallas bravissima a giocare sugli spazi,capace di rompere i piani difensivi attirando raddoppi col tedesco, e portando alla luce la cattiva attitudine in difesa quando Barea battuto l’uomo non trovava nulla,perchè non c’è cultura difensiva che porta ad aiutare l’uomo in difficoltà.
Personalmente pur non amando Dallas,son contento per il tedesco,per Kidd (clamoroso in difesa contro Lebron E Wade) e per Chandler. E per tutti quei giocatori che hanno obbiettivamente gettato il cuore oltre l’ostacolo.
Rimane per Miami l’enorme interrogativo sulla capacità di Lebron e Bosh.Il primo sconfitto ancor prima d’iniziare: così come contro Boston in passato, James si è escluso dalla partita in attacco,senza tirare, senza attaccare il ferro,come estraneo alla cosa.Tante volte è stato criticato il Kobe del post-Shaq per l’eccessivo egoismo,ma,seppur sconfitto, non gli si poteva rimproverare di non averci provato,al massimo del come l’aveva fatto. Lebron sembra non provarci neanche. Di Bosh ci si chiede la reale utilità. Relegarlo a così pochi tocchi in attacco,limitarlo a uno spot-up shooter è riduttivo,se non fosse altro per il contratto che prende. Servirebbe un giocatore anche meno dotato in attacco,ma capace di portare qualche blocco granitico,di fare tagliafuori,d’avere un’pò di cattiveria agonistica,d’esser capace di difende in aiuto e sul proprio uomo ogni tanto.
Ci sarebbero mille altre cose da dire,su Dirk,sui protagonisti imprevisti,e altro ancora..
Si preannuncia una lunga estate in casa Heat…