Per il secondo anno si ripropone la sfida tra Stati Uniti e Resto del Mondo, aperta ai soli talenti al primo o al secondo anno in NBA, per cominciare un All-Star weekend che si attende ricco di emozioni. Una partita dal punteggio altissimo, terminata 157-154, ha premiato i giocatori americani, guidati dall’MVP Zach LaVine. Il premio resta dunque tra le mani di un giocatore dei Timberwolves, dopo che l’anno passato l’aveva conquistato Andrew Wiggins nella vittoria dei giocatori dal resto del globo.
Zach LaVine – © 2016 twitter/nba
A prendersi il palcoscenico nei primi scampoli di partita sono lo stesso Wiggins e, soprattutto, un esplosivo Kristaps Porzingis. I due segnano 22 dei primi 27 tiri tentati nel match ed il lettone arriva in un amen a quota 28 punti, lui che contro gli Hornets quest’anno ne aveva messi 29 nel solo primo tempo di gioco. Al termine chiuderà con 30, frutto di un ottimo 12/16 al tiro e 5/8 da oltre l’arco, cui aggiunge 5 rimbalzi e 4 assist. Senza dubbio il migliore del Resto del Mondo insieme con il canadese, fermatosi a 29 punti e 5 assist, e ad un Emmanuel Mudiay capace di 30 punti, con 12/20 dal campo, con 10 assist e 3 rubate a condire una prestazione davvero fantastica. E per lui il weekend non finisce qui, considerando che domani subentrerà all’infortunato Patrick Beverley al Taco Bell Skills Challenge, una bella opportunità per restare sotto i riflettori nel weekend delle stelle. I ritmi restano della partita restano bassissimi ed i canestri fioccano, con gli americani che faticano di fronte all’inizio esplosivo degli avversari, ma non tardano a prendere in mano le redini del match.
All’intervallo, infatti, i giovani talenti americani sembrano in pieno controllo della sfida, avanti 88-79. Oltre all’MVP, di cui parleremo tra poco, si segnalano i 25 punti, con 5 rimbalzi e 5 assist di un Jordan Clarkson scatenato, non fosse per la percentuale al tiro (8/20), soprattutto da oltre l’arco (5/14), mentre dalla panchina ne arrivano 23 per Devin Booker, il quale è subentrato all’ultimo a Nerles Noel in una competizione cui non doveva prendere parte, e 22 per DeAngelo Russell, con 7 assist e 2 palle rubate comprese nel prezzo. Un altro T-Wolves, la prima scelta allo scorso Draft, è parte integrante del futuro del basket statunitense, ma non brilla particolarmente. Per Karl-Anthony Towns, comunque, arrivano 18 punti, con 7 rimbalzi e 4 assist. Porzingis riesce a guidare la rimonta del Resto del Mondo e Wiggins, su una tripla sbagliata da Mudiay, stampa la schiacciata a rimbalzo del 150-153 con 23 secondi rimasti sul cronometro. A chiudere i conti, poco dopo, pensa Jabari Parker, autore di appena 12 punti nella partita, ma in grado di posterizzare il lettone dei Knicks per i punti del 157-152 che, di fatto chiude i conti.
Il premio per il miglior giocatore va dunque a LaVine, capace di una prestazione da 30 punti, team-high e game-high insieme con Porzingis e Mudiay, con 13/20 al tiro, cui aggiunge anche 7 rimbalzi e 4 assist per guidare la squadra americana al risicato successo nella partita. Per lui il weekend non è di certo ancora terminato, visto che domani proverà ad infiammare il pubblico di Toronto cercando di difendere il titolo conquistato con grande merito l’anno passato allo Slam Dunk Contest. In attesa dello spettacolo del sabato, godiamoci le dieci migliori giocate di questo Rising Stars Challenge vinto dagli Stati Uniti: