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NCAA: ad Atlanta per l’ultima retina. Final Four preview

Creato il 06 aprile 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Ci siamo. Al Georgia Dome di Atlanta è tutto pronto per la Final Four 2013 che celebrerà la squadra campione nel 75esimo compleanno del Torneo NCAA e designerà l’ateneo che nell’albo d’oro succederà ai Kentucky Wildcats. Dopo la tradizionale maratona fatta di sorprese, upset, colpi di scena e grandi prestazioni, le quattro università rimanenti sono cariche, ognuno con la loro storia, per provare ad andare fino in fondo, a tagliare l’ultima retina. Louisville contro Wichita State e Michigan contro Syracuse le semifinali nella notte tra sabato e domenica, la finalissima tra lunedì e martedì. Le gare saranno trasmesse in diretta su Sky Sport e Espn America.

Il tabellone con tutti i risultati del Torneo NCAA 2013

LOUISVILLE-WICHITA STATE
La prima semifinale vedrà di fronte la naturale favorita, Louisville, l’unica numero 1 rimasta nel tabellone, contro una mid major, una sorpresa, Wichita State, numero 9. I Cardinals, ancora più motivati dopo il grave infortunio che ha colpito Kevin Ware, vogliono arrivare al titolo e completare il percorso sotto la guida di un santone come coach Rick Pitino, dopo aver perso la semifinale l’anno passato contro Kentucky. Il gruppo è lo stesso, con Siva e Russ Smith nel backcourt a produrre punti e a pressare sul perimetro, Dieng e Behanan a riempire l’area e dominare sotto i tabelloni, e dalla panchina l’energia e i punti di Harrell e Hancock. Louisville è una squadra in missione, vive con la sua difesa e lo farà anche contro gli Shockers. I ragazzi di Gregg Marshall giocheranno senza pressione, sono gli ‘underdog’, non hanno nulla da perdere: si basano sulle giocate di Armstead, sui punti di Early e sul gioco in post di Hall, senza dimenticarsi del tiro da fuori di Cotton e Baker. Sono una squadra più corta e piccola: il pronostico appare chiuso in favore di Louisville ma gli Shockers non hanno nessuna intenzione di svegliarsi e interrompere il sogno.

MICHIGAN-SYRACUSE
Sulla carta è la semifinale più equilibrata, quella tra due atenei con storia e tradizione. Due numero 4: da una parte Michigan, che ritorna alla Final Four dopo 20 anni dai Fab Five, dall’altra Syracuse, che l’ultima volta che è arrivata al gran ballo ha poi vinto, trascinata da Carmelo Anthony nel 2003. Entrambe hanno vissuto una stagione di alti e bassi e, nonostante il talento a disposizione, in pochi pensavano che arrivassero fino al Georgia Dome. Gli Orange, come sempre, si affideranno alla loro zona 2-3, che ha spento, nell’ordine, California, Indiana e Marquette: l’obiettivo sarà limitare Trey Burke, il giocatore dell’anno nell’NCAA, e contenere l’atletismo dei vari Robinson III, Hardaway Jr. e McGary, con un occhio di riguardo al tiratore Stauskas, devastante contro Florida. In attacco toccherà a Carter-Williams evidenziare i limiti di Burke e innescare i compagni, in particolare Southerland sul perimetro e Fair in vernice. Di contro i Wolverines appaiono lanciatissimi dopo la rimonta contro Kansas e la sparatoria ai Gators: coach Beilein ha a disposizione un roster abbastanza lungo e variegato, e un fuoriclasse come Burke. Ha avuto tanto tempo per preparare la gara: vedremo se Michigan avrà la meglio sulla difesa di Boeheim o se i Wolverines saranno l’ennesima vittima della zona di ‘Cuse.


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