Determinante in tal senso è stata l’elezione di Renzi a Presidente del Consiglio dei Ministri; da quel momento il partito di Angelino Alfano è precipitato nell’ombra. Ma in tutti questi mesi, sembra che il punto di non ritorno sia stato toccato la scorsa settimana, quando Nunzia De Girolamo e Maurizio Lupi avrebbero minacciato di trasmigrare in F.I. diretto da Silvio Berlusconi, con un gruppo di 20 deputati.
Per cui la spaccatura sussiste tra coloro che sostengono l’opera di Berlusconi e chi invece ha intenzione di appoggiare Renzi. Al momento le fazioni rilevate son tre: un centro organico ad una nuova ‘Casa della Libertà guidata Da Berlusconi su cui investono Nunzia De Girolamo, Luigi Casero (vice ministro all’Economia), Barbara Saltamartini e Maurizio Lupi; Un centrodestra filogovernativo, modello partito Repubblicano, capeggiato da Angelino Alfano e Renato Schifani; infine una sorta di ‘ala destra’ del Pd, sulla falsariga renziana su cui punterebbero Gaetano Quaglieriello, Beatrice Lorenzin e Fabrizio Cicchitto.
Questi diversi schieramenti incideranno inevitabilmente sulle prossime elezioni: nel 2015 si tornerà a votare in parecchie regioni del sud, in un paio di regioni del centro nord (Toscana e Umbria) e in alcuni centri importanti, quali Milano. In quest’ultimo Maurizio Lupi avrebbe intenzione di candidarsi come sindaco, dopo aver rilasciato le suddette dimissioni in qualità di ministro delle infrastrutture.