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I Neanderthal avrebbero raggiunto la maturità molto più velocemente dei Sapiens, stando a quanto suggerirebbero i risultati di una ricerca effettuata sui denti di 11 esemplari di Neanderthal e di uomini moderni. La scoperta dipinge i Neanderthal come una specie dallo sviluppo precoce e dall'aspettativa di vita breve.
Le tempistiche di sviluppo dell'uomo moderno sembrano essere una caratteristica recente degli ominidi, e peculiare del Sapiens. Forse è stato questo a darci la superiorità sulle altre specie di ominidi; ma uscendo dal campo delle ipotesi e attenendosi solo ai dati, sembra che i Neanderthal, coi quali abbiamo convissuto per qualche migliaio di anni (o qualche decina di migliaia), siano stati molti più veloci di noi in quanto a raggiungimento della fase adulta.
"Credo che i Neanderthal abbiano mantenuto una condizione di sviluppo più primitiva che sembra essere comune coi resti dei primi ominidi" ha affermato Tanya Smith, autrice della ricerca. "Sappiamo da altri studi dello sviluppo dentate e cranico dell'austrolopiteco e dell'Homo erectus, che non mostravano periodi di sviluppo lungo o corti come quelli del Sapiens".
E continua: "Ancora più impressionante è il fatto che il nostro primo molare contiene un piccolo 'certificato di nascita', e la scoperta di questa linea di nascita consente agli scienziati di calcolare esattamente a che età sia morto un individuo". Ad esempio, è stato scoperto che un Neanderthal in età giovane è morto a soli tre anni, contrariamente alla precedente ipotesi, che stimava a 4-5 anni l'età del decesso.
Smith ha utilizzato una tecnica chiamata tomografia micro-computerizzata con sincrotone (synchrotron micro-computed tomography) per contare le linee di crescita dei denti che, come gli anelli del tronco di un albero, rivelano lo stadio della crescita.
Grazie a questo metodo, Smith e il suo team sono stati in grado di scoprire che gli esseri umani anatomicamente moderni che lasciarono l'Africa circa 100.000 anni fa abbiano avuto un allungamento della loro infanzia. Tutti gli altri primati hanno una gestazione più corta, uno sviluppo giovanile più veloce, e una maturità sessuale precoce rispetto a noi. Oltre che un'aspettativa di vita più breve della nostra.
Questo "sviluppo ritardato" del Sapiens potrebbe aver dato la possibilità alla nostra specie di imparare, riprodursi, creare una cultura e meccanismi cognitivi complessi. Secondo Smith, una fase giovanile più lunga "potrebbe aver consentito la conservazione dell'energia, e questa sarebbe potuta essere accompagnata da tassi di mortalità ridotti e/o condizioni ambientali più favorevoli. [...] Ci sono oltre 100 esemplari fossili di Neanderthal in fase giovanile, un numero relativamente vasto se messo in relazione con tutti gli esemplari di Neanderthal noti, e questo potrebbe implicare il fatto che la mortalità infantile era molto elevata".
Secondo Erik Trinkaus, invece, questo rallentamento nello sviluppo rispetto ad altri ominidi non avrebbe dato al Sapiens un vantaggio evolutivo rilevante. Assieme ad altri antropologi di tutto il mondo, Trinkaus ritiene che i Neanderthal si siano accoppiati con gli umani moderni, e che siano semplicemente stati assorbiti nella nostra specie nel corso del tempo, sia a livello anatromico che culturale.
Neanderthals Lived Fast, Died Young
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