Eppure è strana la vita.
Chi ha talento spesso non ha le palle per sfruttarlo.
Chi non ha talento continua a credere in qualcosa che non esiste.
Io mi ritrovo sul ciglio di un baratro.
Mi sono tremendamente accorta che forse sto costruendo troppi castelli in aria.
Oggi ho lasciato che il timore togliesse quel velo di stupida illusione che mi offusca la vista.
Sono solo una persona fra tante.
Un minuscolo granello di sabbia che in realtà non conta più di tanto: resta indistinto nel mucchio.
Ed è proprio così che mi sento a volte: minuscola, quasi invisibile, rispetto a coloro che in realtà sanno fare la differenza.
Continuo ad aspettarmi quel cambiamento, quella svolta, che non riesco a percepire tra le mani.
Se ieri mi sentivo forte e sicura come Superman, oggi mi sento stupida e sfigata come Paperoga.
Io non sono nella prima categoria, sono decisamente nella seconda.
Porco cazzo.
(Saranno gli esami che mi stanno sfinendo, sarà il fatto che mi sento un po' senza futuro, e sono davvero dispiaciuta per aver annoiato i miei lettori con questo post tanto noioso quanto negativo. Però mi serve scrivere anche di queste cose, perché in fondo questo è uno spazio ancora tutto mio... dove posso pubblicare quello che mi pare, dove posso piangermi addosso senza farmi problemi. Domani magari sorgerà di nuovo il Sole, ma oggi, oggi no.)