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Negli USA sperimentato un trattamento a base di cellule staminali cordonali contro l’Alzheimer

Creato il 11 novembre 2015 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Le cellule staminali cordonali umani trapiantate nei topi da laboratorio affetti dal morbo di Alzheimer hanno agito in maniera efficace sul loro tessuto cerebrale.

Conservazione cordone ombelicale - GuidaDi: Redazione

Il morbo di Alzheimer colpisce milioni di persone in tutto il mondo ed è la principale causa di demenza. La diffusione del morbo è in rapido aumento e si stima che potrebbe colpire oltre 100 milioni di malati entro il 2050, anche per la mancanza di terapie efficaci.

Recentemente, per trattare l’Alzheimer, è stato sperimentato da parte di un gruppo di ricerca di Tampa, in Florida, il trapianto di cellule staminali cordonali umane su topi affetti da questa patologia. Lo scopo era quello di studiare come le cellule fossero distribuite e trattenute nei tessuti, compreso il cervello. Lo studio, che rappresentava un’indagine preliminare per comprendere meglio la sicurezza e la possibilità di utilizzare cellule staminali cordonali umani per il trattamento del morbo, ha rivelato che le cellule trapiantate sono migrate verso il tessuto cerebrale, sono state trattenute per circa 30 giorni e non hanno favorito la sviluppo di tumori.

Anche se precedenti studi in vivo che hanno utilizzato trapianti di cellule staminali per trattare i sintomi associati all’Alzheimer su animali da laboratorio hanno rivelato una riduzione dei deficit cognitivi, è importante comprendere se le cellule trapiantate migrino con successo al tessuto target e non aiutino la crescita del tumore.

I precedenti studi dei ricercatori americani avevano dimostrato che le iniezioni multiple endovenose di cellule staminali cordonali avevano ridotto la compromissione comportamentale del morbo e modulato la risposta immunitaria. In questa ricerca, si è invece cercato di accertare la distribuzione delle cellule in più organi, il potenziale tumorigenico delle cellule e la capacità delle cellule di infiltrarsi nel parenchima cerebrale.

I risultati  hanno mostrato che, mentre le staminali cordonali si sono distribuite ampiamente in tutto il corpo dei topi già 24 ore dopo un singolo trapianto di cellule, tali cellule sono state conservate nel sistema nervoso centrale per almeno un mese dopo il trapianto. Inoltre, i ricercatori non hanno trovato alcun tumori nei topi. Inoltre, hanno rilevato che questa procedura, minimamente invasiva, può avere effetti terapeutici significativi.

Fonte: “EurekAlert”


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