Negozi in crisi e scelte alternative. L’arte contemporanea low cost piace e conquista terreno

Creato il 24 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

I commercianti si lamentano dei politici, cercano anche di far firmare ai candidati sindaci impegni pre-elettorali sul programma, alla maniera dell’Ascom, ma forse si può fare di meglio senza la solita sponda politica che non garantisce proprio niente, come s’è visto a Cremona.

Tutti criticano la politica, difficile vedere in Monti e Passera degli erori. Ma c’è un risvolto: i negozi cremonesi sono cambiati nel corso degli ultimi vent’anni? Le scelte di marketing, dei prodotti, il loro prezzo, in una parola l’incontro fra domanda e offerta è stato cercato realmente, con una rivoluzione culturale del commercio? O ciascuno ha cercato più o meno di piazzare il proprio prodotto senza modificare la propria offerta e il proprio stile?

Le leggi possono cambiare e dare fastidio, cogliere impreparati. L’alternativa però non è morire, bensì reagire. Qualcuno lo fa con faticosi risultati e resiste, altri purtroppo no, con gran dispiacere. Vedere negozi vuoti è davvero tristissimo. In un centro storico come quello di Cremona la sensazione che danno le saracinesche abbassate o i locali vuoti stringe il cuore.

fiera dell’arte contemporanea, foto pubblicata da www.leiweb.it

E allora perché non provare vie nuove?

Ad esempio vendere pezzi d’arte contemporanea di qualità discreta o buona ma a prezzo stracciato. Le case delle giovani coppie, acquistate a fatica, non saranno adornate da “complementi d’arredamento”, dalle solite stampe, ma da opere originali a basso prezzo. E’ l’art low cost, che permette di lanciare sul mercato artisti che non trovano spazio, bloccati dalle solite grandi firme o vecchie firme o dalla solita noia dei quadri venduti un tanto al metro quadrato.

Quest’alternativa propone l’arte contemporanea a prezzi tra i 100 e i 5mila euro. L’esempio è a Milano.

Un articolo di Leiweb (cliccare qui per leggere l’originale) parla proprio di questo. Il testo è riportato qui sotto.

Chi non ha mai sognato di abbellire la propria casa con qualche pezzo d’arte contemporanea? E quanti non hanno poi abbandonato l’idea, inibiti dai prezzi esorbitanti e dall’ambiente un po’ esclusivo che ruota intorno alle gallerie? Rispolverate il vecchio sogno: dal 2 al 5 febbraio l’arte sarà finalmente alla portata di tutti. Dopo il successo della prima edizione ritorna a Milano, sempre al Superstudio Più di via Tortona, Affordable Art Fair, la principale fiera internazionale per l’arte contemporanea tra i 100 e i 5.000 euro.

AAF, presente ogni anno in 10 città in 4 continenti, è una delle fiere d’arte più visitate al mondo, con 175 milioni di euro di opere vendute. Per l’edizione milanese 2012, con ben 75 gallerie che espongono quadri, sculture, fotografie, installazioni, sono attesi più di 12.000 visitatori, dopo i 9.000 dell’anno scorso.

Tra le novità di quest’anno, il progetto AAF Cerca Young Talents, dedicato ai talenti emergenti. Con il patrocinio e il supporto del GAI – Associazione per il Circuiti dei Giovani Artisti Italiani – e la collaborazione di LAGO, Artnetworth e del settimanale “A”, quattro artisti under 35, selezionati da una giuria di esperti, avranno a disposizione uno spazio e una vetrina speciale dove mostrare e vendere le loro opere.


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