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Negramaro, finalmente la rivoluzione

Creato il 04 ottobre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Sono passati tre anni da quando i Negramaro hanno pubblicato il loro ultimo album “Una storia semplice“. Disco che però era una raccolta dei loro pezzi migliori con solamente sei inediti. Da quel cd, fino ad oggi, tantissimi concerti riempiendo stadi, palazzetti e arene e un omaggio alla  musica italiana con una nuova versione di “Un amore così grande” per la nazionale di calcio. Non è tutto però, poichè in questi anni il gruppo salentino ha lavorato per realizzare un album che avesse un sound 100% Negramaro. “La Rivoluzione sta arrivando” è il frutto di un lavoro intenso, un lavoro che nasce in Puglia, ma non solo, infatti la band ha realizzato l’album a Milano, Madrid arrivando oltreoceano a New York e Nashville in cerca di un dettaglio, una sfumatura che potesse contribuire a rendere il loro album unico.

La rivoluzione sta arrivando” inizia a rivelarsi al pubblico il 24 aprile con la pubblicazione del primo estratto “Sei tu la mia città“. Il brano vuole essere un invito alla globalizzazione, a ritrovare qualcosa di noi ovunque ci troviamo, un invito rivolto a tutti, motivo per cui è stato il primo pezzo ad essere stato presentato. Un altro brano dell’album viene pubblicato il 7 agosto: si tratta di “Attenta“, la storia di un amore quasi “criminale”. Un amore che sembra raccontato sulla scena del delitto, incentrato sul verso “attenta che mi uccidi in questa stanza“, verso su cui Giuliano Sangiorgi stesso ha dichiarato di aver lavorato molto. Inizialmente infatti doveva essere “ti uccido“, ma l’autore ha deciso poi di quasi auto censurarsi per non mancare di rispetto alla donna idealizzata nei suoi brani.

Finalmente il 25 settembre i Negramaro hanno pubblicato il loro album, a distanza di 5 anni dall’ultimo cd di inediti “Casa 69″

Il significato de “La rivoluzione sta arrivando” è da ricercare in primo luogo nella morte del padre di Giuliano. L’artista salentino infatti ha deciso di trovare in un momento così doloroso lo spunto per ripartire, per attuare una piccola rivoluzione, poichè nella vita bisogna ripartire sempre e comunque, vivendo e non sopravvivendo. Ecco spiegato anche l’uso in copertina di un Jolly Roger rivisitato, per “sintetizzare la felicità della vita e la paura della morte“, come ha dichiarato la band. Del padre di Giuliano è pieno l’album, soprattutto in due pezzi: “Il posto dei santi” e “Se io ti tengo qui“.

Immancabili sono anche le dolci poesie d’amore tanto care ai Negramaro: “L’ultimo bacio” e “L’amore qui non passa“, anche se in chiave diversa, raccontano entrambe la potenza dell’amore ed in particolare quella di un bacio, probabilmente ciò che segna maggiormente una coppia. Un bacio, che per loro è eterno e soprattutto “non conosce l’innocenza“.

Tutti i brani comunque hanno un forte richiamo all’uomo, alla centralità di esso nel mondo. L’uomo deve proprio partire da sé per un cambiamento, per una rivoluzione, che per i Negramaro deve essere intima e personale. E probabilmente, se guardiamo bene dentro di noi, osservando allo stesso tempo ciò che ci circonda, la rivoluzione è già arrivata.

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