Dicesi: primo weekend di sole dopo tempi immemori. Comporta: subitanea apparizione di margherite; Ronzio di tagliaerba/seghe elettriche profuso in stereo alla Domenica mattina (ve possino...!); E tutta un'altra serie di danni collaterali.
Il mio entusiasmo, per esempio. Perchè io, si sa, sono meteoropatica. Mi basta un po' di cielo azzurro, e d'improvviso sembro in preda all'effetto di oppiacei. Ma roba grave, eh? Tipo che mi innamoro di ogni oggetto che vedo, soprattutto se si tratta di una gonna lunga in pizzo esposta da Tezenis. Morale: finisco per voler acquistare, assieme a lei, ogni singolo capo di vestiario appeso nei negozi di Trieste. E lo faccio esternando la mia approvazione in esclamazioni troppo acute tra cui la più frequente è “l'ho visto su Pintereeeest!”. Davvero: quel social network mi sta facendo malissimo. Però fa
benissimo all'economia.Poi c'è l'urgenza di spogliarsi. Insomma, è primavera! Sei francamente stufa dei giubbotti col pelo. Così ti lasci irretire da quella meravigliosa- quanto leggerissima- giacca in pelle marron da mezza stagione. Fai anche le prove, capiamoci. “Massì che si sta bene: ci sono 15 gradi!”. Peccato tu non tenga conto del fatto che l'hai provata in pieno sole. E c'hai il tuo bel da fare, a improvvisare saltelli stile campanon per evitare zone d'ombra: il sole, prima o poi, c'ha questo brutto vizio di tramontare. E allora son cazzi. Specie se, nel frattempo, il finestrino dell'auto si blocca. Ovviamente dopo che tua madre l'ha aperto per fumare.