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Top post dal mondo expat #1.6.15

Creato il 08 giugno 2015 da Mamma In Oriente
Top post dal mondo expat  #1.6.15

Eccoci all'appuntamento del lunedì con i post più belli della scorsa settimana dai Blog Italiani nel Mondo, come sempre in ordine di uscita:

Ora che la stagione estiva sta finalmente per iniziare, l'autrice ci racconta che è stato un inverno difficile per lei. Ci fa intuire che ad un inverno estremamente rigido e freddo, è corrisposto anche un inverno del cuore. Che però ha voglia di riscatto e si ritrova con il desiderio fortissimo dell'estate e di una rinascita. Scrive:

"Troppo bianco accecante, troppo silenzio assordante, troppo gelo nelle ossa, troppe risposte inaspettate a domande che non avresti mai voluto fare. È stato una sorta di brutto sogno, uno di quelli dai quali ti svegli confusa, mentre ancora confondi realtà e miraggio, col cuore che ti pulsa in gola e non si ferma più. Vorresti illuderti di averle soltanto immaginate, quelle cose. E invece quei momenti rimangono veri, concreti, affilati. Te li senti ancora addosso."

E' trascorso il prima anno lontano da casa, all'università, per la figlia dell'autrice e lei sente di scriverle in una lettera tutto il suo orgoglio di mamma. Per una figlia di cui riconosce anche i difetti, ma per la quale sente soprattutto una grande ammirazione per come si sta trasformando in una giovane donna indipendente. Scrive:

"Tu dici che io ti faccio piu` speciale di quel che sei. Forse, ma non credo. Vedo i tuoi difetti: non sei perfetta. Anzi vedo molti miei difetti in te e questo non mi fa molto piacere, mi fa sentire in colpa. Mette in dubbio la mia capacità di madre: ma se ho fatto errori, è sempre stato e sempre è per amore."

L'autrice di questo bel post ci racconta quanto possa diventare duro e difficile un espatrio, decidendo di condividere con coraggio la sua esperienza di depressione vissuta, da sola, a migliaia di chilometri dai suoi affetti. Scegliendo però di non intraprendere la più facile via del ritorno, ma decidendo di vivere tutto fino in fondo per riuscire caparbiamente a cercare di venirne fuori. Scrive:

"Quando siete lontani da casa entrate in contatto con il vostro io più profondo e molte delle vostre certezze cadono. Scoprirete che la miglior compagnia che si possa mai avere è quella di voi stessi e dovrete essere pronti a confrontarvi con emozioni nuove.
Sarete dei guerrieri di carta che a volte con la pioggia si bagneranno, ma siate sempre pronti ad aspettare che il sole ritorni."

Una passeggiata in bicicletta serale, in una sera che non è sera perché è una sera di luce in un paese dove l'estate è fatta di poco buio e poco riposo. La consapevolezza dell'autrice che questo non fa per lei. Scrive:

"Il sole estivo non si pone mai all'orizzonte. Semplicemente, ad un certo punto, decide di andarsene, ed è subito inverno. E capisco di sentirmi come quel sole che vedo sul lago a Mezaparks, pronto a creare spettacoli, ma ben deciso e conscio che quello non sarà il suo spazio per sempre. Capisco che non posso esserci per sempre, io, in Lettonia."

L'autrice è alla recita di fine d'anno scolastico e non può far a meno di constatare che le mamme italiane hanno una capacità di commuoversi altamente superiore alle mamme del resto del mondo. Scrive:

"Sono quelle con gli occhiali da sole alla recita di fine anno, quelle che piangono salutando il bimbo che va in campeggio, quelle che vivono il loro essere madri con il cuore, il cervello e la pancia."

L'autrice risponde a delle critiche ricevute dopo un'intervista, non perché le interessi più di tanto difendersi, ma perché è quasi incredula che alcune persone giustifichino che si possa andare all'estero solo se si fa un lavoro di un certo tipo, se si guadagna tanto o se si ha un futuro certo e roseo davanti. Queste persone non capiscono il valore di vivere la propria vita senza stress, con l'animo sereno, di liberarsi di preoccupazioni che in Italia non ci facevano vivere, di incontrare persone che, proprio perché vivono le tue stesse emozioni, sono più propense a darti il proprio cuore ed affetto anche se solo per pochi mesi. Di sentirsi capaci di ridisegnare il proprio futuro. Scrive:

"Non ho combinato niente di che, non sono al top della carriera, non ho deciso quale sara' la mia vita, non ho certezze.
Ma sono dall'altra parte e sono serena e consapevole quando dico che indietro non ha senso tornare.
Non lo farei mai."

"10 anni... Così per sempre!" dal blog "Diario dal mondo" dall'Australia

Un post molto commovente in cui l'autrice ci racconta che sono passati già 10 anni da quando il papà non c'è più, ma nulla è cambiato. Il dolore continua ad esserci, allora come oggi. Così come non manca mai un pensiero quotidiano rivolto a lui. Questo è un anniversario ancora più sentito perché lei si è appena sposata. Scrive:

"Mi sono sposata, papà. La tua bambina che sognava di sposare te, la bambina che ti guardava con adorazione, la bambina che ti idolatrava come nessuno mai, è ora una donna sposata. E purtroppo a quell'altare non mi hai accompagnato tu. Il mio grande giorno in qualche modo non è andato come l'avevo sempre sognato."

Per oggi ho finito, buona lettura!

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