Scritto da: Luisa Cassarà 6 marzo 2014 in Notizie dal mondo Inserisci un commento 6 visite
#ChangeNomination
Le NekNomination, sfide tra chi beve più alcool da filmare e condividere su Facebook, sono diventate uno degli argomenti di cui si discute di più. La dinamica è semplice: si posta sul social network un video in cui ci si ubriaca e si nominano alcuni amici per obbligarli a fare altrettanto.
La prima cosa che ho pensato quando ho sentito parlare di NekNominate e NekNomination è stata “perché?”: non credo, come molti sostengono, che il problema sia causato soltanto dall’utilizzo di Facebook (ci sarebbero comunque altri modi per condividere i filmati o lanciare le sfide), ma piuttosto dal fatto di fare qualcosa che non solo è pericoloso, ma anche insensato.
Insensato o meno, sta di fatto che la pratica, nata con un video girato da Ross Samson, rugbista del London Irish, ha rapidamente conquistato adepti in tutto il mondo. Nelle versioni originarie la sfida era quella di bere una pinta di qualcosa di alcolico, generalmente una birra. Ma non è meglio godersela, una pinta di birra, piuttosto che buttala giù tutta d’un fiato? La persona “nominata” ha un tempo di 24 ore per fare altrettanto e coinvolgere a sua volta altre persone: il punto di forza sta proprio nella diffusione virale sotto forma di sfida.
Video: la risposta alternativa alla NekNomination
Per spezzare la catena delle NekNomination un ragazzo torinese ha pensato partecipare alla sfida con un video, il cui contenuto non è quello che ci si potrebbe aspettare. Carlo Alberto Spilotri ha risposto alla chiamata di uno dei suoi amici, che aveva appena finito di bere tutto d’un fiato un bicchiere di vino rosso, con una bottiglia di Fanta e queste parole:
“Ringrazio per la nomination, e vorrei dire che il fare un video della bevuta, con l’alcolico da bere a goccia, é una grandissima stronz… Quindi ripigliatevi, alla salute”.
Quello di Carlo Alberto non è il primo intervento che intende spezzare questa catena fatta di una bevuta dopo l’altra: è stato anche creato un hashtag apposito, #ChangeNomination, per quanti intendano dire la loro contro il NekNominate.
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