Nekomimi.

Le cose belle hanno sempre una data di scadenza.
E' retorica? Forse.
Però è anche la verità.
E in quanto tale significa che le mie vacanze sono finite e si è ritornati alla vita di sempre, con un appuntamento in posta da non mancare, ahimè.
In questi giorni avevo in mente di fare molte più cose ma ho deciso di lasciarmi guidare solo dal mio ritmo.
Così le giornate sono scivolate via, scandite da parole, suoni, immagini e pause che mi hanno portata a rilassarmi, in primis. A macinare pensieri ed idee. A godermi le cose inaspettate. A far vagare lo sguardo e scoprire posti nuovi. A inspirare aria nuova. A rivolgere il mio sguardo all'insù e vedere nuove nuvole sotto un altro cielo. A non scrivere. A non usare troppo il cervello e lasciarmi guidare dal mio istinto e dalla mia impulsività.
Ho imparato a non perdere troppo tempo a pensare prima e anche dopo. Ma a lasciarmi coccolare dal mentre, dall'ora, dal qui. E mi è piaciuto farlo.
Ho preso coscienza dei miei nuovi ritmi e dei miei nuovi spazi. Maggior coscienza di ciò che voglio, che non può essere "patteggiato" perchè non si tratta di acquistare una confezione di noccioline o di ovetti al cioccolato; si tratta di stare bene ed essere felice. E me lo devo. Sopra ogni cosa.
Mi ha divertita definirmi un po' "nekomimi", che sono sfaccettature nuove e miei modi di fare felini che stanno sempre un po' nascosti. Con quella punta di stupore nel notare che ci arriva prima chi non mi conosce a quelle sfaccettature che non io stessa. Ma è bello anche così. Mi piace sentirmi raccontare nelle parole altrui.
Si sono aggiunti nuovi progetti alla mia lista.
Inoltre, non vedo l'ora che un particolare "cantiere" venga aperto. Anche perchè poi verrà integrato qui e so che frutterà grasse risate a voi e tante prese per il culo a me.
Ma sono i rischi del mestiere. Quale non è ancora dato saperlo!
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