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Nel 2014 si intensifica la lotta per i diritti “balneari” degli animali

Creato il 04 agosto 2014 da Viaggiando Web
Nel 2014 si intensifica la lotta per i diritti “balneari” degli animaliIl 2014 sembra poter essere l’anno della svolta per ciò che riguarda la tutela dei diritti degli animali in relazione all'accesso alle spiagge. Sull’onda di un’ulteriore crescita di abbandoni di animali registrata nel 2013 (+30% rispetto al 2012), qualcosa di positivo inizia a muoversi. Lecce, la seconda città italiana per numero di abbandoni dopo Napoli, inizia a promuovere spiagge per cani Salento, i cittadini intensificano il proprio impegni civile nel segnalare la presenza di cuccioli abbandonati, gli esercenti del settore dimostrano una maggior flessibilità sulla questione. C’è bisogno però di un intervento più influente, che sia promosso da organi ufficiali, e accompagnato da una maggior presa d’atto da parte dei cittadini amanti degli animali sui propri reali diritti.
In realtà non esiste una legge che vieti agli animali domestici di fare il proprio ingresso nei lidi balneari; solo i lidi in possesso delle relative documentazioni, concesse dal relativo comune, possono far valere il proprio divieto e pretendere che sia rispettato. 
Intanto, un esempio di senso civico nei confronti degli animali lo ha offerto la Regione Abruzzo, la prima ad approvare una legge che consente a tutti gli animali “di affezione” di accedere alla piaggia. Sempre nell’anno in corso, il TAR del Lazio ha respinto un’ordinanza comunale attraverso cui veniva sancito il divieto di accesso agli animali alle spiagge del demanio.
Uno sforzo congiunto tra istituzioni, cittadini comuni e privati del settore può essere la chiave di svolta della problematica, alla ricerca di soluzioni che siano meno restrittive nei confronti dei piccoli amici a pelo lungo ma che allo stesso tempo tutelino anche gli altri bagnanti.

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