Credit: Ian Musgrave/Astroblog
Non c'è che dire, a livello astronomico questo 2013 è iniziato in maniera piuttosto movimentata, tra asteroidi e comete!
Dopo il passaggio di 2012 DA14, l'inaspettato meteorite russo, l'annunacio della "Cometa del Secolo" ISON (C/2012 S1) e della prossima C/2011 L4 (PANSTARRS) che forse potremmo vedere ad occhio nudo, ecco che sul sito universetoday.com viene annunciato un altro importante evento: c'è una remota possibilità che una cometa scoperta da poco collida con Marte nel mese di ottobre 2014.
Gli astronomi ne stanno ancora determinando l'esatta traiettoria.
Denominata C/2013 A1 (Siding Spring) arriverà per lo meno abbastanza vicino al Pianeta Rosso, di questo ne siamo già certi. Anche se non ci sarà un impatto, si potrà vedere abbastanza bene da Terra ma sarà spettacolare da Marte, dove probabilmente potrà essere osservata con una magnitudine di -4.
La cometa è stata scoperta ad inizio 2013 dal cercatore di comete Robert McNaught al Siding Spring Observatory in New South Wales, Australia.
In base a quanto riportato in un forum di astronìmia amatoriale, non appena è stata individuata, gli astronomi del Catalina Sky Survey in Arizona hanno ricontrollato le loro osservazioni precedenti, trovando una prima immagini risalente all'8 dicembre 2012. Grazie a questi ultimi dati, sarebbe stata aggiornata la traiettoria e risulterebbe che la cometa sarebbe in collisione con Marte il 19 ottobre 2014.
Tuttavia, oggi dopo 74 giorni di osservazione da parte degli specialisti, i calcoli propenderebbero per un massimo avvicinamento su Marte di 109.200 km (0.00073 AU). Se così fosse potrebbe essere un'occasione unica: magari i rover in superficie o le sonde in orbita potrebbero avere un punto di vista privilegiato.
Ma il periodo di osservazione è ancora troppo breve per prevedere la posizione precisa nel giro di 20 mesi: la cometa C/2013 A1 potrebbe passare ad una distanza di sicurezza di 0.008 AU ma allo stesso modo il suo flyby potrebbe coincidere con l'orbita di Marte.
Comunque vadano le cose, dato che è una cometa iperbolica e si sposta in un'orbita retrograda, la sua velocità rispetto al pianeta sarà molto elevata: viaggerà a circa 56 chilometri al secondo.
Con la stima attuale la magnitudine assoluta del nucleo sarebbe M2=10.3, che indicherebbe un diametro fino a 50 km, per un'energia di impatto equivalente a 2×1010 megatoni!
Un impatto di questa portata potrebbe lasciare un cratere di 500 chilometri di diametro e 2 chilometri di profondità. Forse allora, potrebbe non essere un buon giorno per Marte, per i rover e le sonde e per chi sogna di poter organizzare una missione umana.
Gli astronomi continueranno a tenere d'occhio questa cometa e a migliorne le simulazioni.
E' comunque possibile seguire i parametri orbitali dal sito del JPL, Solar System Dynamics.