Turismo in crisi profonda? Mica tanto. I primi dati relativi a Pasqua, ma soprattutto le previsioni per l’estate 2014 lasciano intravedere un futuro a tinte rosee per il Bel Paese.
La buona novella la racconta l’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo, che di recente ha diffuso i dati relativi a un monitoraggio che ha interessato i principali Tour Operator dei mercati europei e d’oltreoceano.Ebbene: dopo un 2013 sostanzialmente stabile, comincia a tirare vento di ripresa per il settore. A proposito del periodo della Pasqua, il 45,9% dei tour operator dichiara di aver aumentato le vendite, il 44,8% parla di stabilità rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre solo il restante 9.3% parla di flessione rispetto all’anno precedente.Ma sono soprattutto le previsioni per il periodo estivo a interessare, visto che quelle pasquali e dei ponti successivi sono tutto sommato realtà, oltre che essere “confinate” a periodi limitati (la cosiddetta vacanza mordi e fuggi). Ebbene: il 2014 si annuncia “caldo” a livello di prenotazioni con destinazione Italia.“La stragrande maggioranza dei TO – si legge sul sito web dell’Agenzia nazionale del turismo-Enit – è ottimista: il 71% di essi stima un incremento delle vendite, il 25% afferma che rimarranno stabili e appena il 4% sostiene che saranno in diminuzione (rispetto al 2013). Ciò significa che ben il 96% dei TO dichiara che il volume delle vendite aumenterà o rimarrà stabile”.Insomma: niente male per un Paese dato con l’acqua alla gola anche in uno dei suoi settori trainanti, il turismo per l’appunto. Nel suo monitoraggio, oltre a sottolineare la crescente importanza dei social media nel settore (il 14% ne fa uso per pianificare le vacanze), l’Agenzia del turismo svela anche che è la potenziale domanda proveniente da oltreoceano a suscitare maggior ottimismo.Ci sono grandi aspettative, in particolare, per quanto riguarda il flusso turistico proveniente daCina, Corea del Sud, Emirati Arabi, Canada, Usa, India e Argentina (l’effetto Papa Francesco, unito al turismo di ritorno, evidentemente si fa ancora sentire).Anche per quanto riguarda i turisti provenienti dal Vecchio Continente ci sono aspettative di crescita per quanto riguarda Regno Unito, Portogallo, Olanda e Russia (favorito anche dall’incremento delle linee aeree per l’Italia), mentre da Belgio e Francia si prevedono delle diminuzioni. Anche Germania e Spagna lasciano intravedere un pur lieve incremento. Stabile la Svizzera.Più in generale la ripresa economica, il favorevole cambio euro/dollaro, il sempre amato “italian lifestyle”, l’arte e l’enogastronomia lasciando intravedere una crescita di richieste per l’Italia da parte degli Stati Uniti, anche se in molti casi il Bel Paese è compreso nella sempre più richiesta crociera nel Mediterraneo. I collegamenti aerei favoriranno invece gli arrivi dal Canada.Cifre importanti sono previste dai Paesi emergenti: il flusso proveniente dagli Emiratidovrebbe aumentare del 18%, mentre dall’India si parla di un 10/15%. Ma la crescita più impressionante riguarda la Cina: le stime parlano del 35%, mentre per la Corea l’aumento stimato è del 12/13%.Insomma: le prospettive per un nuovo Rinascimento per il Bel Paese ci sono tutte. I nuovi come i vecchie turisti scelgono l’Italia soprattutto per l’arte e l’enogastronomia, ma negli ultimi tempi anche la moda (il lusso più in generale) e lo shopping stanno attirando l’attenzione. Alle istituzioni e agli operatori del settore il compito di consolidare e possibilmente aumentare questo rinnovato interesse verso l’Italia.