Le foto saranno in mostra a Roma, Museo laboratorio di Arte Contemporanea Università Sapienza, dal 25 febbraio al 4 marzo 2013, e presso la Casa Internazionale delle Donne da 15 al 17 marzo. A seguire andrà in altre città italiane.
La mostra ruota attorno al dramma delle violenze sulle donne nel mondo. Il percorso espositivo condiviso è integrato con fotografie di Mario Cucchi, Gian Antonio Maria Giordano, Valerio Pascucci e Giuseppe Villani. Il tema è trattato in maniera da svelare che non è solo il dramma del femminicidio, ovvero la punta dell’iceberg, che interessa e deve interessare.
Considerando i commenti al video, si intuisce che il dibattito sulle fotografie in mostra e sul loro senso si è già avviato. Occorre alimentarlo con urgenza.
Ne è nato già un video, realizzato da Veronique Burrascano, che ha lo stesso titolo della mostra ed è dedicato a Rita Levi Montalcini.
Il video rappresenta un’ esperienza collettiva che nasce da un bisogno diffuso e da una constatazione: approcci contrastanti di tantissimi che privilegiano o il silenzio o il chiacchiericcio inconcludente. L’unico contributo che è parso capace di sollevare il dibattito e motivare sfere sempre più ampie di esseri umani è nell’uso delle arti visive.
Individuata la colonna sonora, si è trattato di seguire il filo logico che pareva legare le varie forme di violenza sulla donna. La cosiddetta trama esposta racconta ciò che ognuno ha voluto segnalare, gridare attraverso i singoli scatti ma non è difficile individuare varie sottotracce che a teatro usano definirsi trama non esposta. La più importante è nell’apparente divario giovinezza/anzianità. Emerge la bella figura di una giovane donna tra le tante ed emerge il bellissimo volto di Rita Levi Montalcini che chiude il video in immagini e parole. A lei, esempio vero entrato nella pelle di ognuno dappertutto, il video è dedicato.
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