Quest'estate, movimentata dalle numerose inaugurazioni della Biennale "diffusa" spalmate lungo tutto lo stivale, mi sta permettendo, nei ritagli di tempo, anche di assistere o solamente visitare diverse di queste mostre. Il mio giudizio non cambia! L'idea è vincente, assolutamente innovativa, peccato però che gli artisti e le loro opere in molti casi non siano, a mio giudizio, all'altezza.
Sgarbi a Prato
I lettori più attenti di questo blog, avranno comunque capito che evito sempre di esprimere giudizi negativi su questo o quell'altro artista o mostra o lavoro. Non mi interessa scrivere di cose che non ritengo interessanti. Mi piace invece focalizzare la mia attenzione solo su cose che mi coinvolgono.
negli ultimi giorni, si sono inaugurate le finestre sulla Biennale a Mantova, Bari e a Prato. Quella lombarda a Palazzo Te, quella barese a Santa Scolastica e quella toscana al Museo Pecci. Tre luoghi straordinari, dal fascino ed il sapore indiscusso. Uno diametralmente opposto all'altro.
Giovanni Manzoni Piazzalunga e Vania Elettra Tam a Mantova
Nella prima, fra i tanti, trovo le presenze di Vania Elettra Tam, Marco Mazzoni e Giovanni Manzoni Piazzalunga, che da soli meritano la visita. A Bari il bravo Attolini e in quella del Pecci assolutamente da ammirare rapiti, l'opera di Christian Balzano.
Ancora una volta efficace ed intelligente. Sempre a Prato mi piace sottolineare anche l'opera della brava fotografa Virginia Panichi, molto interessante.
l'interno del Pecci (a dx e a sx l'installazione di Balzano)