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Nel ddl leghista i provider diventan sceriffi

Creato il 23 agosto 2011 da Afrodite
Neanche il tempo di tirare il fiato, grazie alla moratoria che farà slittare al prossimo mese di novembre la famigerata delibera 668/2010 dell'Agcom sulla tutela del diritto d'autore, ed ecco avanzare nella calura estiva il Ddl 4511 che tenta di trasformare i provider in sceriffi per la lotta alla contraffazione via web.
A presentarlo il deputato leghista Giovanni Fava, presidente della Commissione d'inchiesta sulla contraffazione e la pirateria, preoccupato per la vendita online di farmaci al di fuori di ogni controllo.
Premesso che il problema è serio - i farmaci non possono essere considerati alla stregua di un qualunque altro prodotto commerciale - il rimedio proposto dall'onorevole Fava ha già messo in fibrillazione i difensori della libertà in Rete. In base al principio di responsabilità dei provider, il Ddl prevede infatti l'obbligo di rimozione dei contenuti o addirittura la disabilitazione dell'accesso al sito incriminato semplicemente dietro segnalazione di un qualunque cittadino. L'intermediario sarebbe ritenuto non responsabile solo qualora avesse provveduto a installare filtri tecnicamente adeguati.
Giovanni Fava pare persona colta. Sul suo sito (http://www.giannifava.org/) afferma di amare Zafòn, i viaggi, De André e, tra le riviste, Internazionale. Con un po' di civetteria ammette anche una passione per Dylan Dog e il salame mantovano. Onorevole Fava, ci dica anche quali siti e blog frequenta abitualmente, magari potremmo darle qualche utile consiglio!
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