Lo scopo della missione GAIA dell'ESA è molto ambizioso: produrre una mappa tridimensionale della nostra Galassia, rivoluzionando con dati senza precedenti il mosaico di informazioni sui processi che ne hanno caratterizzato la formazione e l'evoluzione. Evento nazionale per il lancio, organizzato da INAF, ASI e Altec, da Torino in diretta streaming su Media INAF
di Redazione Media Inaf18.12.2013
È prevista per il 19 Dicembre alle 10:12 (ora italiana) l’inizio della missione GAIA dell’Agenzia Spaziale Europea. Il lancio del satellite avverrà dalla base europea di Kourou (Guiana Francese) con il vettore Soyuz-Fregat.Lo scopo della missione è molto ambizioso: produrre una mappa tridimensionale della nostra Galassia, rivoluzionando con dati senza precedenti il mosaico di informazioni sui processi che ne hanno caratterizzato la formazione e l’evoluzione. Nei 5 anni di missione previsti, Gaia studierà oltre un miliardo di oggetti presenti nella Via Lattea, fornendo misure di posizioni, distanze e movimenti (astrometria), intensità della radiazione emessa (fotometria) e infine le caratteristiche della radiazione emessa alle varie lunghezze d’onda (spettroscopia).
Ma Gaia si spingerà anche oltre, approfondendo la conoscenza della popolazione di asteroidi e, quindi, le origini del nostro Sistema Solare, ricercando la presenza di pianeti in orbita intorno ad altre stelle e studiando le nane brune e altri fenomeni astrofisici quali supernovae e quasar.
L’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) insieme ad ASI e ALTEC, organizza un evento a Torino per la diretta del lancio, con una tavola rotonda che vedrà partecipare diversi protagonisti della missione, per parte italiana, condotta da Piero Bianucci.
L’evento, che prevede anche un “annullo” speciale per l’occasione e la proiezione, in prima assoluta, di un motion comics dedicato alla missione realizzato dalla Maga animation studioss in collaborazione con l’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, sarà trasmetto in diretta streaming sul sito Media INAF.
Molti gli istituti e gli osservatori coinvolti nella missione, come è indicato nella mappa in alto a sinistra.
Fonte: Media INAF | Scritto da Redazione Media Inaf