C’è forse qualcosa di strano nel lago Vostok, il bacino di acqua dolce sigillato da un antichissimo strato di ghiaccio in Antartide? I campioni di acqua raccolti dalla spedizione russa e poi analizzati dai biologi avrebbero mostrato la presenza di un batterio che non sembra appartenere a nessun gruppo già noto. Anche se sulla scoperta aleggia lo scetticismo della comunità scientifica internazionale.
LA TRIVELLA HA PERFORATO QUASI 4 KM DI GHIACCIO PREISTORICO
La missione, dopo tanti inutili tentativi, lo scorso anno era riuscita a penetrare lo scudo gelato, spesso oltre tre chilometri e mezzo, che da 14 milioni di anni protegge lo specchio d’acqua e lo ha trasformato in una specie di “capsula del tempo”. Per evitare che la trivella contaminasse il lago, gli scienziati russi hanno deciso di fermarla a pochi metri dalla superficie, in modo che la pressione sottostante spezzasse lo strato rimasto facendo uscire quell’acqua preistorica che a contatto con l’aria gelida si è subito solidificata.
Il lago è rimasto intatto, ma non quel blocco di ghiaccio: gli studiosi vi hanno trovato abbondanti tracce di lubrificante, usato appunto per la perforazione.”Era molto sporco- conferma Sergey Bulat, ricercatore dell’Istituto di Fisica Nucleare di San Pietroburgo. “Conteneva cherosene, microrganismi provenienti dal macchinario stesso e anche batteri che normalmente vivono sulla pelle umana”, ha spiegato. Ma ce ne era anche uno un po’ diverso, con un DNA non corrispondente alle sequenze genetiche conservate nei database.
Per questo il 6 marzo, durante un convegno scientifico, Bulat ha fatto una clamorosa affermazione. “Quel batterio possiede meno dell’86 per cento di somiglianza con il maggior gruppo conosciuto di batteri. Ciò potrebbe significare che si tratta di una specie del tutto nuova e sconosciuta sulla Terra” , ha detto ai colleghi increduli.
E infatti gli altri ricercatori hanno definito quanto meno prematuro quell’annuncio, in considerazione della presenza di agenti contaminanti. ”I Russi devono smetterla di giocare con l’acqua sporca di cherosene, vadano a prendere un campione pulito“, ha ad esempio commentato John Priscu, glaciologo dell’Università del Montana che a gennaio ha guidato una simile esplorazione nel lago antartico Whillans.
ALCUNI DEI BATTERI INDIVIDUATI DAI BIOLOGI RUSSI