Nel paese delle creature selvagge è un film del 2009 che invito a riscoprire a chiunque non vi sia imbattuto prima, perché semplicemente delizioso. La storia è una favola ispirata da un colosso americano della letteratura per l’infanzia, ovvero Nel paese dei mostri selvaggi, di Maurice Sendak. Il protagonista del romanzo è Max, bambino incompreso e perciò aggressivo, che, dopo aver litigato furiosamente con la madre, si rintana in un luogo immaginario (nel film compie un vero e proprio viaggio, scappando lontano da casa), abitato da singolari creature “selvagge”. Appena giunto in questa terra fascinosa, il bambino si fa proclamare loro re, con lo scopo di instaurare un clima perpetuo di felicità. Il film di Jonze è molto fedele allo stile del romanzo, alla sua delicatezza, con quegli spunti riflessivi che ne fanno una pellicola di buona qualità. Effettivamente, il film ha più spessore del libro. Spesso si è voluto andare oltre il colore e l’incanto dell’immaginazione, cercando dei modi poetici con cui poter far riflettere sull’infanzia e soprattutto sulla solitudine. Unico effetto negativo di questa operazione è che lo spessore serioso, insieme ad una sceneggiatura a tratti quasi filosofica (“La felicità non sempre rende felici”, dice il mostro Judith) ,distorce il clima spensierato del romanzo, instaurandone uno intriso di malinconia. Questo fa sì che il film si trovi a metà strada tra un pubblico adulto che lo reputa profondo ma relegato ad una favoletta per bimbi, ed un pubblico di bambini che non riesce a decifrare l’ampia gamma di temi velati dietro una storia del genere.
Marcello Cuomo
TITOLO: Nel paese delle creature selvagge
REGIA: Spike Jonze
ANNO: 2009
SOGGETTO: Nel paese dei mostri selvaggi, di Maurice Sendak
SCENEGGIATURA: Spike Jonze & Dave Eggers