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Nel paese dove tutto è puffibile…

Da Fishcanfly @marcodecave

Chi siano non lo so
gli strani ometti blu
sono alti suppergiù
un tacco e poco più
i funghi buffi assai
puffarli tu potrai
vicino al fiume blu
se il rosso Gargamella
sconfitto tu avrai…

Della fine del governo alla fine non importava nessuno. Tutto quello che volevano i puffi era succedere al governo. Si aprì una bagarre che non finì più nel paese di puffolandia perché si dà il caso che la legge di successione non era accettata. C’era stato un tentativo del grande Puffo, ma i Saggi del villaggio avevano detto che era contrario alla Legge presa in consegna dai Funghi del Sud. La successione doveva andare invece al puffo che se l’era puffato, dicevano. Ma molti non erano d’accordo e cercavano la raccomandazione per arrivare a succedere alla persona che era capo di governo. Ma a loro volta i puffi che raccomandavano anche loro volevano succedere al governo. La raccomandazione oramai non serviva più a nulla perché ogni raccomandato raccomandava raccomandati che raccomandavano ecc. Il grande puffo purtroppo era diventato molto debole con l’età e non riusciva più a capire bene se il suo successore potesse essere Forzuto o Puffetta. Ammesso che se l’erano puffato. Sui giornali un giorno usciva il primo e il giorno dopo la seconda. Le persone avevano smesso di leggere il Corriere del Fungo. Ormai pensavano solo a cercare di prendere il governo del Grande Fungo. Ecco gli effetti della polvere di Gargamella: ormai nessuno più pensava al bene del villaggio. C’era immondizia dappertutto e non si riusciva più a interpretare la parola ‘puffare’: c’era chi diceva che significava ‘cercato’ , chi diceva che ‘puffare’ era una parola ormai talmente vecchia che bisogna toglierla. Oramai non funzionava più così.

Nel paese dove tutto è puffibile…

Triumvirato

Fior fior di filologi del Puffese si riunirono per capire che cosa intendessero i Saggi con l’affermazione ‘ Il posto toccherà al puffo che se lo sarà puffato’. Ma nulla poterono. La polvere di Gargamella aveva fatto perdere il concetto di ‘puffocrazia’ . Puffolandia era in preda al panico: si crearono gruppi di sostegno per ‘puffare = amare’ ; altri dicevano che ‘puffare=rubare’. Questo gruppo aveva molto sostegno. Ma in realtà questo gruppo era segreto. La giustizia era una puffonata, in quei tempi bui. Il grande puffo poteva solo far finta di capire che cosa stava accadendo. D’altronde era lui che aveva stretto un patto con Gargamella, ma non prevedeva questo caos. Voleva solo diventare il puffo più rispettato di tutti, più puffoso di tutti, più ricco di tutti.

Finalmente tra i puffi , un puffologo di stimata fama trovò la parola che poteva spiegare tutto: ‘merito’. Filava davvero tutto. Fu però accusato di calunnie, di difendere il puffismo e di aver calpestato la figura dei puffistrati, rappresentanti dei Saggi del Sud. Un gruppo di giovani puffi, che avevano trovato l’antidoto alla polvere di Gargamella in certi libri di storia del passato, capirono che il puffologo aveva ragione.

Gargamella venne ingannato: respirò anche lui la polvere e non capiva più come parlassero i puffi. La polvere venne tolta dalla circolazione, il grande puffo purtroppo morì per la sua veneranda età e al governo passò il puffologo famoso che governò con puffocrazia riportando il puffismo tra i puffi, ridando a tutti puffità e puffezza.

Puffa di qua, puffa di là…Beppe Puffo ti acchiapperà…



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