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Nel segno del cine-vintage

Creato il 09 giugno 2010 da Emajoeleo
GENTLEMEN BRONCOS di Jared Hess
Esiste un genere cinematografico del tutto particolare che di tanto in tanto abbiamo la fortuna di trovare nascosti tra le schiere di blockbuster, assillanti quanto anonimi. Di questo (sotto)genere cinematografico fa parte “Gentlemen Broncos” (i cui trailer non passano nelle tv nazionali), divertente commedia demenziale diretta dal trentunenne Jared Hess.
Il timido e introverso Benjamin scrive da quando era molto piccolo racconti fantasy. “I Signori del lievito” è il manoscritto che sceglie per partecipare ad un concorso letterario, indetto dalla celebrità della narrativa slipstream Roland Chevalier, suo idolo assoluto che si rivela essere nient’altro che un fanatico pallone gonfiato (per giunta in crisi d’ispirazione!). Non gli resta che tornarsene deluso nella sua improbabile casa a forma di prisma irregolare, dalla propria eccentrica madre, ad aiutarla a vendere orribili camicie da notte. Finché non si accorge che Chevalier gli ha rubato la storia, cambiando i nomi ai protagonisti…
Raccontata in questo modo, con la banalità delle mie parole, potrebbe sembrare una qualsiasi storiella americana di riscatto, ma è chiaro che non è così sin dai titoli di testa: copertine di vecchi libretti sci-fi coi nomi del cast, e ad accompagnarle la magnifica “In The Year 2525”, nostalgico pezzo datato 1969 del duo Zager & Evans. Tutto ha un sapore molto vintage: dalla fotografia a colori pastello alla grottesca quanto comica resa in immagini di “I Signori del lievito”, popolata di sentinelle con un solo occhio, cyber-cervi dotati di propulsori, dialoghi scurrili recitati con intensità drammatica... E’ assente la computer grafica, ogni elemento è, oppure deve apparire, rigorosamente artigianale. Il Michel Gondry di “Be Kind Rewind” incontra il Mel Brooks di “L’ultima follia”. Con una colonna sonora riconoscibile. Godibilissmo, vedere per credere. Buona visione.

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