Continental breakfast – Princi @ Copyright 2012 Roberto Panciatici
Premessa:
solitamente il primo post che scrivo dopo essere tornato in Italia ha sempre un sapore un po’ amaro. Stavolta, aldilà del sapore, la pietanza direi che è semplicemente difficile da digerire. Non vi racconterò nulla di Londra, non adesso almeno, ché credo di averlo già fatto e non riesco a riscrivere cose già scritte.
Ok, non ci state capendo nulla. Lo so.
Antefatto:
- Mi hanno derubato. Stop.
- Nel furto si son ciulati pure il mio taccuino. Stop.
- Sì, il mio taccuino! Proprio quello dove scrivo i post mentre sono in giro per il mondo. Stop.
- Ho provato a fare un post basandomi sui ricordi di quanto avevo già scritto, ma riscrivere una cosa già vissuta e messa su carta equivale, almeno per me, a diluirne ulteriormente emotività e spontaneità e questo, secondo il mio metro, non ha alcun senso. Stop.
Mi va comunque di scrivere un post, eccolo:
Nell’attesa di ripartire curo una angolo di pelle viva dove ho riassunto una parte importante della mia vita. Lo farò giorno e notte, almeno per i prossimi sette giorni.
Ah, dimenticavo: lunedì ho pianto. Ero felice.