Intorno alle feste Natalizie mi e' stato spedito un gradevolissimo omaggio da Azienda Brazzale con la quale avevo già avviato una collaborazione lo scorso anno con questa ricetta Éclair o Gougère al Gran Moravia farcite di .....Quest'anno oltre al Gran Moravia che devo ancora aprire e ricrearci intorno una ricetta mi e' arrivato Burro che io personalmente adoro e visto che stavamo proprio sotto le feste prima di partire e' stato opportuno cucinare un qualcosa che necessita di burro e come non fare una frolla con il Burro Paesanella ?
Il romanzo Il Gattopardo è stato pubblicato nel 1958 ed è diventato in breve tempo un best-seller incoronando Giuseppe Tomasi di Lampedusa come uno dei più grandi autori del secolo. Il romanzo narra la storia delle vicende significative del principe di Salina e della sua famiglia negli anni dell'unità di Italia, in una Sicilia reticente ai cambiamenti. Come ogni anno,da generazioni, i Salina si trasferivano con la bella stagione nel palazzo addormentato di Donnafugata. Come ogni anno veniva, in occasione del loro arrivo, riaperta la casa, organizzata da mani sapienti una cena solenne per accogliere gli amici di sempre e ribadire il potere immutato del principe. Quella sera nella grande sala entrò anche Angelica con la sua bellezza italiana, con la sua fisicità prorompente poco raffinata ma assai conturbante. Il nipote del principe, Tancredi, si innamora di lei; il principe la osserva rapito dalla sua spontaneità e dalla sua bellezza. Inizia la serata, le candele illuminano la tavola sontuosa, entra il timballo di maccheroni che l'autore così magistralmente descrive: "L'oro brunito dell'involucro, la fraganza di zucchero e di cannella che ne emanava, non era che il preludio della sensazione di delizia che si sprigionava dall'interno quando il coltello squarciava la crosta: ne erompeva dapprima un fumo carico di aromi e si scorgevano poi i fegatini di pollo, le ovette dure, le sfilettature di prosciutto, di pollo e di tartufi nella massa untuosa, caldissima dei maccheroni corti, cui l'estratto di carne conferiva un prezioso color camoscio."
Per 1 timballo versione leggera
Ripieno
250 g di maccheroncini ( io ho usato le farfalle)
300 gr ragu di carne con anche all'interno regaglie di pollo
60 g di prosciutto cotto
120 g di pisellini
Formaggio grattugiato
Burro Paesanella
Per la frolla
2 tuorli
200 g di farina
100 g di Burro Paesanella
50 g di zucchero
un pizzico di sale
buccia di limone grattugiata
Fate un ragu' nella maniera piu' classica , con sedano carota e cipolla carne trita e pomodoro e fate cuocere per circa 2 /3 ore.
Nella planetaria disporre la farina con al centro le uova, il burro ammorbidito, lo zucchero , il sale , la scorsa del limone grattugiata . Impastate velocemente e se non incorda bene potete aggiungere 1/2 albume.
Fatene una palla, copritela con pellicola e fate riposare per un'ora.
Lessate la pasta in acqua salata ma scolatela molto al dente e ripassatela nel ragù : dovrà avere una consistenza bella fluida il composto cosi da non risultare asciutto troppo dopo la cottura finale al forno.
Sbianchite i piselli e tritate a cubetti il prosciutto cotto e aggiungeteli alla pasta.
Dividete la pasta frolla in due parti disuguali: stendete la più grande e foderate uno stampo dai bordi alti: versatevi metà della pasta, spolverate di formaggio e fiocchetti di burro e poi sopra versateci il resto della pasta..
Coprire con il tappo di pasta frolla e sigillare i bordi. Fate dei buchetti per far fuoriuscire il vapore della pasta e lucidate il tappo con uovo sbattuto. A piacere delle decorazioni nel mio caso stelle comete!
Cuocete in forno caldo a 200° per 40 minuti circa.
Alessandra.................Bon Appétit !!!