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Nell’inutile lusso di arcore

Creato il 31 gennaio 2011 da Speradisole

NELL’INUTILE LUSSO DI ARCOREVolgarità, avidità, menefreghismo

S’imparano tante cose del tempo che stiamo vivendo,  se si va a curiosare tra le intercettazioni telefoniche apparse sui quotidiani  in questi giorni.

La prima cosa che salta agli occhi è lo squallore e la mancanza di dignità, ma soprattutto una mentalità particolare, la mentalità cresciuta e coltivata dal berlusconismo, in questi 20 anni.

Sono ragazze cresciute in questo clima e di questo clima sono lo specchio.

La volgarità: la si trova nelle espressioni di Nicole Minetti, raffinata velina, nonché igienista dentale dell’arcoriano, quando si esprime con frasi come: “Non me ne frega un cazzo se è il Presidente del Consiglio, è un vecchio e basta, si sta comportando da pezzo di merda pur di salvare il suo culo flaccido”. Credo che quando Berlusconi ha sentito, con le sue grandi orecchie, queste parole, gli saranno scese le saracinesche e si sarà chiesto, forse: “Ma è questo che veramente pensano di me?”

L’avidità: la si trova nelle parole di Ruby,  Kerima presunta nipote di Mubarak. La ragazza marocchina tra settembre ed ottobre 2010, aveva già rivelato  che stava trattando col premier per il suo silenzio e per il suo fingersi pazza pur di negare tutto, la cifra di 5 o 6 milioni di euro. Il tutto ovviamente per coprire il reato della pedofilia.La cifra è talmente alta da risultare offensiva per chiunque. Un onesto lavoratore in 40 o 50 anni di lavoro non riesce certamente a metterla insieme. In questi ultimi giorni di gennaio 2011, pare proprio che la ricompensa sia andata in porto. Lo dicono gli avvocati della Ruby.

La superficialità ed il menefreghismo verso lo Stato: lo dice un’altra squinzietta frequentatrice della villa arcoriana, Barbara Faggioli. “ A lui fa comodo mettere te (sta parlando con la Minetti o viceversa) e me in parlamento perché dice bene me le sono levate dai coglioni e paga lo Stato. Ma la politica è un casino , cioè cade lui cadiamo anche noi. Mara che prima di diventare ministro è stata un anno in parlamento”. Evidentemente lo specchio è la Carfagna. E si rivela ciò che sapevamo, la ricompensa per le prestazioni sessuali, alla fine viene “pagata dallo Stato” cioè da noi.

Altre giovani e giovanissime ragazze, sempre nelle intercettazioni, dicono che il Cavaliere è brutto, è stanco, è ingrassato, è vecchio.

Questo è il tempo berlusconiano. Ed è in questo tempo che “argomenti” del genere hanno molta più presa e fanno molto più male di quel che si possa immaginare. Berlusconi, che da sempre ha investito anche sulla sua fisicità, per attrarre attenzione e consenso, lo sa meglio di tutti.

La politica dell’immagine presenta il conto. Il sospetto è che pezzo dopo pezzo, sia cominciato un inedito e spaventoso processo di consumazione, nel senso letterale della parola.



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