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Nella botte (in Corso Como) c’è il Braulio (buono)

Creato il 10 dicembre 2015 da Alessandrapepe @AlessandraPepe
Nella botte (in Corso Como) c’è il Braulio (buono)

Perdonatemi il titolo burlone. Sono anche una copy, mi è sfuggito il dito sulla tastiera, e poi per Braulio ci voleva per forza qualcosa di speciale, visto che uno degli amari più amati al mondo festeggia 140 anni. 140 non sono mica uno scherzo, ragazzi, sono davvero tantissimi per storia, progetti, iniziative, campagne, sapori, collaborazioni.

Comunque, la botte c'è davvero, e si trova a Milano in Corso Como, angolo Piazza XXV Aprile e sarà lì fino al 20 dicembre 2015 per festeggiare il Natale e ovviamente anche il 140° anniversario, come accennavo prima. Si tratta ovviamente di una botte davvero particolare, in cui si potrà entrare, scattare foto e scoprire qualche curiosità inedita sull'amaro alpino invecchiato in botte più "misterioso" che ci sia. Gli ingredienti, infatti, sono in parte segreti, quelli della formula originaria intendo, mentre sono davvero tantissime le leggende che riguardano la zona di provenienza e nascita di Braulio, storie affascinanti che ho avuto modo di scoprire durante una cena stellata dai sapori irresistibili presso il ristorante Mimmo a Milano.

Nella botte (in Corso Como) c’è il Braulio (buono)

Ma andiamo con ordine, prima un po' di storia, che fa sempre bene conoscerla: correva l'anno 1875 quando un farmacista valtellinese, il Dottor Francesco Peloni, appassionato di medicina naturale, montagna e tradizioni, miscelò erbe aromatiche, bacche e radici raccolte in Valtellina, sulle pendici del Monte Braulio, vetta da cui prenderà il nome poi l'amaro. La ricetta ufficiale, segreta come dicevamo, è stata tramandata per 140 anni, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Naturale al 100%, la miscela segreta comprende erbe e piante accuratamente selezionate, tutte poste in infusione seguendo fedelmente il processo originale. Di queste erbe, solo 4 sono state rese note: la genziana, il ginepro, l'assenzio e l'achillea moscata. Il processo di invecchiamento rende Braulio diverso da qualsiasi altro amaro: l'amaro infatti viene lasciato riposare per un massimo di due anni in tradizionali botti di rovere di Slavonia. Il gusto è decisamente forte e complesso, con un fondo amaro bilanciato da più freschi sentori balsamici: considerato uno degli after dinner più amati al mondo può essere gustato liscio o con ghiaccio. Se vi interessa saperlo io lo preferisco con ghiaccio, semplice nota informativa, almeno, se mai doveste invitarmi a cena, sapete già cosa farmi trovare a fine pasto.

Adesso che siete a conoscenza di un po' di storia, e che sicuramente vi sarà venuta voglia di berne un bicchiere (perché non posso nemmeno lontanamente concepire che non l'abbiate mai assaggiato!), passiamo allo shopping natalizio. Abbiamo detto che quest'anno Braulio festeggia 140 anni, e poteva non esserci una confezione speciale per l'occasione? Ovviamente c'è, ed è proprio dedicata alle feste, dunque perfetta come dono di Natale, da gustare in casa propria o da portare come dono a parenti e amici. Lo special pack potete trovarlo nei supermercati, oppure online su www.barcampari.it.

Nella botte (in Corso Como) c’è il Braulio (buono)

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