Nella magia del Mar Rosso una storia vera che sembra una favola

Da Sabrina2007


"Il ragazzo e il delfino" è un libro edito da Sanzogno, 222 pagine che si possono leggere con la leggerezza d'animo che hanno i bambini quando ascoltano una fiaba.
Questo libro l'ho acquistato parecchi anni fa ma allora avevo solo sfogliato la parte centrale nella quale ci sono le foto di Oline, di Abid'allah e della spiaggia di Nuweiba-Mezaina,
Mi succede spesso di acquistare un libro e poi metterlo da parte fino a quando, come per un richiamo, mi ricapita tra le mani e capisco che devo leggerlo.
"Il ragazzo e il delfino" è una storia vera, la storia di un'amicizia di quelle che cambiano il corso della vita.
I protagonisti della storia sono Abid'allah, un ragazzo beduino e Oline, un delfino femmina, ma un'altra protagonista è Pascale Noa Bercovitch che con una sensibilità ed una tenerezza infinite ha deciso di narrarla.


Anch'io mi sento di farne parte, per il solo fatto di avere conosciuto Abid'allah, di avere conservata nel cuore la sensazione meravigliosa che ho provato quando le mie dita hanno sfiorato Oline e quando ho nuotato fianco a fianco con lei e con il suo piccolo, momenti magici che non scorderò mai.
Pascale è una giornalista israeliana che vive tra la Francia e Israele. Venuta a conoscenza della storia del ragazzo beduino che vive insieme ad un delfino nella penisola del Sinai, in Egitto, decide di andarlo a conoscere.
Abid'allah appartiene ad una tribù beduina che ha fondato il villaggio di Mezaina sulle rive del Mar Rosso nel quale vivono per un periodo dell'anno dedicandosi alla pesca ed alla coltivazione delle palme da dattero.
E' un bambino appassionato di storie di sirene, un bambino come gli altri fino a quando la caduta da una palma gli causa una lesione in seguito alla quale diventa sordo e smette di comunicare.
Diventa un bambino isolato nel suo mondo e solo il mare riesce a rassicurarlo, diventa così un bravissimo nuotatore ed un abilissimo pescatore.
Un giorno mentre è in barca gli si avvicina un delfino solitario. Si tratta di una femmina e Abid'allah la chiama Oline. Tra i due nasce un rapporto speciale, fatto di giochi e di tenerezze. Per comunicare con lei il ragazzo inizia ad emetter dei suoni gutturali e, reso più forte dalla nuova amicizia, lentamente diventa più socievole anche verso i suoi simili, non vive più isolato e miracolosamente ritrova l'uso della parola.
La storia esce dai limiti del villaggio, giunge oltre confine e cominciano ad arrivare a Mezaina giornalisti, studiosi e con loro i primi turisti.
La vita nel villaggio cambia radicalmente.
Il libro inizia con l'arrivo della giornalista franco israeliana nel Sinai, in questa terra diversa dal resto del mondo, la terra delle meraviglie ed è così che la descrive:
"E' la prima volta che mi fermo a Nueba Mezaina. Qui il deserto scende dolcemente verso il mare, vi si tuffa con soavità. I suoi monti cadono cpme un cammello che si inginocchia e si distendono mollemente sulla spiaggia per poi gettersi tra le onde"
Dalle parole dell'autrice si ha la visione di un quadro dipinto con l'amore e la sensibilità che sono il filo conduttore della storia.
Un altro filo conduttore è la semplicità. Nel villaggio di Nueba-Mezaina tutto sembra semplice e naturale, anche il fatto che un bambino su sette nasca sordomuto non sembra creare dei problemi, tutti imparano fin da piccoli il linguaggio dei gesti.
L'autrice è su una sedia a rotelle essendo completamente senza gambe a causa di un incidente, ma neppure ciò crea problemi. La carrozzella non può andare in spiaggia e per permetterle di nuotare con Oline i beduini dispongono dei cuscini a scacchiera fino alla riva.
Nel libro si parla dell'incidente accadutoa al ragazzo, dell'israeliano che ha fatto in modo che potesse essere curato in Israele e che ha voluto che la sua famiglia potesse sdebitarsi. Come ricompensa ha chiesto che venisse esaudito il desiderio dei suoi bambini: partecipare alla transumanza nel deserto con i cammelli insieme ai beduini.
A volte basta così poco per unire l'Occidente con l'Oriente, può essere sufficiente attraversare insieme il deserto a dorso di cammello.
Si parla dei delfini e del loro mondo, del loro modo di amarsi non soltanto per riprodursi ma per il piacere di stare insieme.
Leggendolo ho imparato ad esempio che i delfini hanno il cervello diviso in due parti come noi. Se si addormentano completamente smettono di respirare, affondano e muoiono. Così addormentano prima una parte del cervello e poi l'altra continuando così a nuotare tutta la notte.
La parte più sviluppata del loro cervello è quella dove si trovano i sentimenti, la creatività, l'amore.
E' così anche nell'uomo? su questo ho dei seri dubbi.
La storia è intrecciata tra la vita in acqua con Oline e sulla riva con i beduini.
A un certo punto del racconto Oline e ritorna con una sorpresa: un piccolo che Abid'allah chiama Jimmy.
E' tenerissimo il racconto del suo approccio con il piccolo e della gelosia di Jimmy nei suoi confronti. Questa gelosia però scompare quando il piccolo rimane impigliato in una rete sul fondo del mare e il ragazzo riesce con la forza della disperazione a liberarlo. da quel momento il rapporto cambia e Abid'allah diventa per lui come un papà..
Jimmy era nato alla fine del 1996 e muore nell'estate dell'anno successivo, non se ne conosce il motivo, probabilmente a causa del latte materno avvelenato dalla puntura di una enorme razza che aveva ferito Oline mentre cercava di difendere il suo piccolo.
E' una tragedia per Oline e per tutto il villaggio ma col tempo lentamente il corso della vita riprende e il rapporto tra Abid'allah e Oline si intreccia con nuove storie.
Una di queste storie riguarda Heidi, una bambina svizzera con dei gravi problemi. Sembra che di ciò che la circonda riesca a captare solo i dispiaceri, non guarda mai negli occhi, nemmeno la mamma ed esprime i suoi sentimenti piangendo.
E' Oline che compie il miracolo e la risveglia dal suo torpore.
La bambina che non ha mai mostrato il minimo affetto per nessuno, che smbrava non interessarsi a niente, accarezza Oline. Inizia anche a camminare spinta dal desiderio di raggiungere la delfina.
Questo è uno dei tanti "miracoli" di Oline.
Io non ho conosciuto Jimmy ma ho conosciuto il secondo cucciolo di Oline, nato il 18 gennaio del 1999, nel giorno in cui iniziava la festa del Ramadan ed è proprio Ramadan il nome che gli viene dato da Abid'allah.
Purtroppo devo dire che non è più possibile incontrare Oline e Ramadan sulla spiaggia di Nueba-Mezaina. Io ci sono stata l'ultima volta nel maggio del 2001, dopo l'11 settembre ho continuato ad andare a Sharm ma per motivi di sicurezza era sconsigliabile affrontare un viaggio in taxi di circa 400 chilometri tra andata e ritorno.
Ogni volta chiedevo notizie ma sembrava che nessuno ne avesse fino a quando ho saputo che Oline e Ramadan si sono allontanati definitivamente dalla baia e lo stesso ha fatto Abid'allah, voci dicono che si è trasferito in Germania ma non so se la notizia sia attendibile.
Sono sicura che, anche se lontani, continuano a sentirsi vicini perchè un'amicizia così straordinaria non può finire.
Questo libro è una lettura che consiglio a tutti quelli che sanno quanto possiamo imparare dagli animali ed a quelli che sono scettici sulla possibilità di instaurare con loro un vero rapporto di amicizia.

Nella foto in alto, che ho scattato a maggio del 2001: Oline e il piccolo Ramadan

un saluto da Marta

Le ceramiche di Marta puoi trovarle QUI


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :