Magazine Cultura
Oggi ritirando la posta dalla cassetta sono rimasto piuttosto sorpreso.Ho trovato una lettera a me intestata, inviata da una società che opera nel settore della moda alla quale avevo mandato il mio curriculum.Appena l'ho vista ho pensato: ma te guarda questi, gli ho mandato il CV da neanche una settimana e loro lo usano per prendere i dati e mandare pubblicità a casa. Maledetti.Ma d'altronde non si degnano neanche di rispondere via mail, ricevono migliaia di curriculum in questo periodo, figurati se lo leggono. Tanto vale prendere i dati sensibili, l'unica cosa di valore.
Invece mi sbagliavo. La lettere è intestata, ed è di risposta alla mia mail. E' cortese, precisa nei confronti di quello che avevo scritto, ed è perfino firmata di pugno dall'amministratore delegato.Boh... mi è sembrata una cosa incredibile nel panorama attuale. Mai successo. Non è nulla di trascendentale, ma è una forma di educazione verso chi si propone al mondo del lavoro.Forse nel mondo della moda, sono più "eleganti" di quello che pensavo! In ambiente culturale questo tipo di attenzioni scordatevelo.
Ah, chiaramente era una gentile lettera di rifiuto, dove vengo informato che il loro staff è al completo.Non è che ho fatto 13, e neanche 12... segnalavo la mia sorpresa