Stampa e tv oggi ce lo fanno conoscere, lui non attacca i manifesti, punta più in alto.
Tanto in alto che vuol cambiare addirittura l’Art 1 della Costituzione.
Quello che “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro” ecc... per il Remigio non va più bene e lo vuol sostituire con il suo: “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla centralità del parlamento quale titolare supremo della rappresentanza politica della volontà popolare espressa mediante procedimento elettorale”.
Una stronzata galattica che neanche il più babbeo dei peones berluscones ha preso sul serio. Anche perchè, si dice nel Pdl, pare che il nostro Remigio, succede spesso ai leccapiedi troppo zelanti, ha voluto strafare per il suo giorno da leone.
Più ligio e ubbidiente era stato invece il Lassini, lui il testo originale nei manifesti, sparsi in tutta Milano, non lo aveva cambiato.
Infatti il testo dettato da Papi era molto più conciso ed efficace: “L’Italia è una Repubblica dove comanda Berlusconi”, punto. GPS