Benvenuti a questa quattordicesima puntata di Nella Rete del Fumetto, la rubrica quattordicinale de LoSpazioBianco dedicata al mondo dei webcomic.
Intervista a Carlo Coratelli, sceneggiatore del webcomic Frank Carter
Riusciremo a vedere la striscia di Frank Carter raccolta in volume? Gli autori, Carlo Coratelli e Fortunato Latella, hanno lanciato un’iniziativa di crowdfunding sulla piattaforma eppela proprio con questo obiettivo. Ma da dove viene e dove intende andare Frank Carter? Simone Rastelli ne ha parlato con Carlo Coratelli, che, oltre ad essere co-autore della striscia, è anche redattore de LoSpazioBianco.
Come è nata l’idea della striscia di Frank Carter?
Dopo aver scritto la striscia umoristica ESU (disegnata da Davide Zamberlan e poi da Eros Righetti), volevo tentare qualcosa di differente. Sono sempre stato un grande fan delle classiche strip sindacate americane, soprattutto quelle che avevano elementi avventurosi e polizieschi. Dick Tracy (che seguo ancora oggi in originale), Captain Easy, Buz Sawyer, Radio Pattuglia, Red Barry e Agente Segreto X-9 sono sempre state le mie preferite. Così ho cercato di fare qualcosa di simile, e dopo un primo progetto fallimentare (la striscia Pat Dunn) ho incontrato su un forum Fortunato Latella, anche lui appassionato di vecchie strip, proprio nel momento in cui stavo delineando Frank Carter. Il suo stile grafico era quello che ci voleva.
Come è stata scelta l’ambientazione, perché intorno agli anni 1950?
L’ambientazione anni ’50 di Frank Carter è al tempo stesso un omaggio e una sfida. Con la tecnologia attuale per un eroe in difficoltà è troppo semplice cavarsela. Quindi ambientare la serie in un’epoca in cui non esistessero telefonini, satelliti e altre cose del genere è un impulso a scrivere qualcosa di originale, in cui il protagonista possa riuscire a sfuggire al pericolo con le sue sole forze. In più è anche l’occasione per inserire personaggi storici e citazioni, il che è una cosa simpatica. In 100 e passa strisce abbiamo ospitato Roosevelt, Nixon e Mao. Spero in futuro di inserire anche Kennedy, Castro, Krusciov e così via…
Come nasce la singola striscia?
Ogni singola striscia nasce con l’intento di arrivare a un piccolo cliffhanger che possa solleticare la curiosità del lettore in attesa della strip successiva. Farlo in tre vignette non è facile. Per questo quando scrivo cerco di concentrarmi il più possibile, di avere attorno a me il silenzio e cercare di ideare qualcosa che non risulti banale ma che possa scaturire una buona impressione e possa fare esclamare: “Caspita, non vedo l’ora di vedere cosa succede!“. Per me questo è fondamentale.
I futuri sviluppi narrativi sono già pianificati?
Ho delle idee in merito al personaggio, al suo futuro. Attualmente sto scrivendo la quarta storyline che vedrà il protagonista vivere un avventura abbastanza complicata. Ci saranno anche delle novità nel team creativo ma non posso rivelare di più in merito. Ho intenzione di scrivere Frank Carter per molto tempo. Voglio vederlo crescere, conoscere nuovi personaggi e avversari. Ho un blocknotes pieno di idee e spero che diventino realtà.
Intervista condotta via mail il 22 marzo 2014
News
Di seguito le principali novità delle ultime due settimane dal mondo dei webcomic.
4 Hoods Open
Roberto Recchioni porta a un nuovo stadio il progetto 4 Hoods, la cui pagina Facebook è online dal 10 febbraio scorso. I quattro avventurieri incappucciati, nati quasi per gioco e oggetto di un successo mediatico probabilmente non previsto dallo stesso autore, divengono open. Rifiutate proposte di commercializzazione di vario genere, l’autore romano ha deciso di assecondare la natura social della sua creatura: a chiunque è permesso di creare prodotti (webcomics, libri, giochi di ruolo, gadget e quant’altro) ispirati ai 4 Hoods e vedere il proprio lavoro promosso sui (seguitissimi) canali di comunicazione di Roberto Recchioni. Poche regole da tener presente: le opere non devono avere scopo di lucro, Roberto Recchioni deve essere citato come creatore di 4 Hoods, deve essere inserito un rimando alla pagina Facebook ufficiale di 4 Hoods, non può essere utilizzata la storia a cui sta lavorando Recchioni, il quale da parte sua si impegna a non trarre guadagno monetario dalle opere altrui.
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Per saperne di più:
- L’annuncio di Roberto Recchioni sul suo blog
- La pagina Facebook ufficiale di 4 Hoods
- Il prologo di 4 Hoods scritto da Roberto Recchioni
Digitail allarga il suo catalogo
Su Digitail, giovane distributore italiano di fumetti digitali creato da Ren Studio, sono disponibili tre titoli del catalogo di Manticora Autoproduzioni: Spine (Ivan Lodi, Anna Ferrari, Francesca Piscitelli), Instrumenta (Iside Vallese, Lorenza De Luca), Tenebre (Francesco de Stena, Flavia Biondi). Nino Giordano, tra i creatori di Digital, ci rivelò alcuni mesi fa in una intervista che Manticora Autoproduzioni sarebbe stata solo una delle case editrici a utilizzare la piattaforma di sua creazione: presto, infatti, anche BookMaker Comics e Digital Manga dovrebbero compiere il loro esordio digitale.
Per saperne di più:
- Intervista a Nino Giordano, tra i creatori di Digitail
- Cos’è Digitail? – Il comunicato stampa
Segnalazioni
Di seguito vi elenchiamo alcuni dei webcomic pubblicati tra l’11 e il 24 marzo di cui vi consigliamo la lettura, nuovi episodi di serie già avviate o storie singole.
Wolf Wolf – Moonhead
Wolf Wolf è l’ultima creazione di Daniel Bayliss e Gerardo Preciado, il duo di fumettisti messicani che, esorditi in rete con la fan story Batman: The Deal, stanno, un webcomic dopo l’altro, conquistando un numero di lettori sempre più ampio. La loro ultima creazione, un fumetto lungo trentacinque pagine, nasce, come dichiarato dagli stessi autori, come omaggio a Bloodwulf, personaggio creato da Rob Liefeld nel 1993, e a vari titoli della Image. L’estetica ipertrofica, il contenuto iperviolento e tragicomico di Wolf Wolf non deluderà gli amanti della succitata casa editrice statunitense che dopo ventidue anni, pur con vistosi alti e bassi, non smette di sfornare alcuni dei prodotti più interessanti del comicdom statunitense.
Per saperne di più:
- Intervista a Gerardo Preciado e Daniel Bayliss
- Batman: The Deal in italiano
- Il blog degli autori
Captain America – the Spring Soldier
Scaduto l’embargo che incombeva sulla quarta pellicola marvel della gestione Disney, la rete è stata sepolta dalle recensioni di chi ha potuto vedere il film in anteprima a Roma o a Milano. Una su tutte, come al solito, è da segnalare: quella di Leo Ortolani. Come sempre, il papà di Rat-Man non delude le aspettative dei suoi lettori, regalando loro una delle più divertenti recensioni a fumetti finora da lui prodotte. Cliccando su questo link, potrete leggere la nostra recensione di Captain America: The Winter Soldier.Rusty dogs – L’abbaiare dei cani
Trentaduesimo episodio per quello che oserei definire “un classico del webcomic italiano”. Ad affiancare Emiliano Longobardi è, questa volta, Fabrizio des Dorides, che ha già dato prova delle sue capacità su John Doe # IV-17, su varie pubblicazioni Aurea e su Brutti Sporchi e Cattivi, edito da Villain Comics, interessante etichetta indipendente. Ogni episodio di Rusty Dogs, con le sue cupe atmosfere e i suoi duri dialoghi, è un nuovo tassello del nero mosaico che Longobardi, da oltre quattro anni, sapientemente costruisce.
Tokyo – Ueno Park
Continua, sulle pagine virtuali di Mammaiuto, il racconto da parte della brava Sara Menetti e del suo viaggio a Tokyo, alla scoperta delle tradizioni e dei costumi dell’esotico Giappone. È disponibile, presso lo shop online del collettivo, l’edizione cartacea del fumetto.
In love with my robot – Luca Marcenaro
Il contest In Love With My Robot indetto da Verticalismi.it (potete saperne di più seguendo il link sottostante) comincia a dare i suoi primi frutti. Tra le opere presentate vi segnaliamo la breve e divertente storia creata da Luca Marcenaro.
Per saperne di più:
- Che cos’è il contest In Love With My Robot?
Il circolo degli astuti segreti – Nuova versione
Gianluca Galati, autore di questo webcomic horror, dopo aver pubblicato il primo capitolo del suo fumetto e le prime otto tavole del secondo capitolo, ha deciso di ricominciare dall’inizio, ridisegnare tutte le tavole, presentando la sua opera in una nuova veste. La prima delle differenze tra le due versioni è la mancanza del colore. Leggendo questa seconda versione, è tangibile la maturazione dell’autore, sia nella sceneggiatura, che si libera di flashback invasivi, si giova di dialoghi più snelli e osa di più nelle inquadrature, che nel disegno.
Nella rete del fumetto ritorna con una nuova puntata tra quattordici giorni.
La prossima settimana non perdete la recensione della prima stagione di Tuki Save The Humans, il webcomic di Jeff Smith
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