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Nella sicilianita', il grande merito dell'editoria sellerio

Da Lindapinta

   (di Ninnj Di Stefano Busà)

È la continuità storica che fa il merito di questa Casa editrice palermitana, guidata sin dall’esordio da una donna in gamba, molto tosta che ha saputo fondare l’editoria siciliana, all’insegna di un grande marchio, quale quello che Elvira Sellerio ha saputo imporre a tutti i libri usciti per i tipi di questa impresa siciliana, molto fuori dalle righe. Un carattere forte e volitivo, quello della titolare, un carisma eccezionale (per quel tempo, in cui le donne sicule erano ancora rilegate a fare la calza), hanno fatto di questa Signora dell’Editoria palermitana un vero pilastro dell’intellettualità siciliana e non solo. L’amicizia con due grandi figure della cultura del momento: Leonardo Sciascia noto scrittore e Antonino Buttitta antropologo di rilievo rendono possibile dare il via ad un progetto accarezzato da questa donna di ferro, che non esita ad investire tutta la liquidazione della sua fuoruscita dal ruolo pubblico a quello “privato” in una programmazione economico/ commerciale e manageriale piuttosto incerta, assai lontana dalle sue competenze di allora e dunque, un campo di battaglia per neofiti, (quale può essere una Casa editrice che non si sta tramandando, ma si costituisce, s’impianta ex novo).

Donna Elvira, affiancata e incoraggiata dai due amici, si mette sotto l’ala dei due grandi intellettuali. Ma sa trascrivere autonomamente e con grande abilità e grinta imprenditoriali la pagina più importante dell’impresa di famiglia: una risorsa umana, oltre che intellettuale, senza precedenti, per quel momento e per la sua storia, che si delinea già forte e vigorosa nel segno di una ortodossia editorialista di notevole pregio.

Ha sempre perseguito poi negli anni quella sigla di eleganza e di versatilità che è la caratteristica principale, originaria della matrice storica e della filosofia del suo marchio. Un tratto di raffinatezza, nel coacervo di taluni aspetti non secondari dell’intellettualità siciliana hanno poi dato la possibilità di crearsi un alone di rispettabilità e di grande prestigio, anche fuori dal territorio nazionale. Fino all’ultimo, al 2010, anno della sua morte, Donna Elvira partecipa assiduamente alla vita culturale e civile. Frequenta i salotti degli intellettuali, viene eletta consigliere della RAI. Nel ’69 anno della fondazione forse non avrebbe potuto immaginare che, (da vero falco) con un colpo geniale e una scelta davvero coraggiosi, quanto ardua avrebbe realizzato la sua più grande fortuna: essere imprenditrice di una griffe che fa la differenza. Ne mantiene per sempre la dignità, il concetto morale, l’autonomia economico-finanziaria, non si aggrega: si defila solo dal marito Enzo, dividendo le rispettive attività, a seconda della congenialità: saggistica e narrativa lei, arte e storia il settore di lui.

S’inserisce nel filone della Letteratura e nell’Arte con volumi di piccola tiratura per bibliografi. In poco più di un decennio s’impone all’attenzione di un più vasto pubblico diventando un’impresa culturale di carattere nazionale.

Cominciano a fioccare i titoli come saette, prendono avvio i volumetti blu: “La memoria” formato tascabili, che hanno un successo straordinario. Ma l’anima, la vera anima di questa imprenditoria è Lei, donna Elvira: carattere forte e propositivo, temperamento tenace con un eccezionale fiuto ad afferrare gli autori giusti; captare le tematiche da scegliere e i libri da stampare.

Il marchio contrassegnato da leggerezza e sobrietà non passa inosservato e si consolida anno per anno con titoli e autori di tutto rispetto come Gesualdo Bufalino, Andrea Camilleri, cui vanno ad aggiungersi Luisa Adorno, Alicia Gimenez Bartlett e molti altri, che raggiungono il successo e trasformano la Casa Editrice in un business di grandi proporzioni. Per trent’anni Donna Elvira Giorgianni Sellerio ha mantenuto la fisionomia e conservato gelosamente i tratti della sicilianità e le matrici mediterranee, occupando una fascia ragguardevole di mercato. Con le radici ben piantate nella Sicilia, da piccolo Editore si trasforma in Grande Sigla Editoriale con circa 3.000 titoli in catalogo. Ha conservato strettamente la sua indipendenza territoriale con un prodotto rigorosamente e quasi artigianalmente curato, in un ciclo produttivo di grande impresa commerciale. Il successo le ha arriso per circa quarant’anni: quasi una –creatura - per Elvira, che l’ha difesa ad oltranza da ogni attacco, conservandone intatta l’indipendenza e la qualità, in una impronta di ottima formazione intellettuale.

Tutte prerogative che il figlio Antonio subentrato alla sua autorevolezza oggi mantiene quasi intatte: è stato in grado di conservare, le stesse caratteristiche appartenute al periodo Giorgianni. La grande madre è deceduta nel 2010, ma ha passato il “testimonial” al figlio che ne ricalca la struttura e la filosofia che ne hanno sempre caratterizzato l’attività.

Donna Elvira aveva dedicato i migliori anni della sua maturità a mettere in moto, tassello per tassello, ogni tratto di questa impresa familiare, che oggi ha assunto attraverso il marchio che passa ai figli Antonio e Olivia un eccezionale prestigio.

I due si dividono il compito di gestire una editoria ormai di fama internazionale, con testi di eccellenza in fatto di valore intellettuale, ma anche di carattere poliziesco, come quelli di Montalbano nella serie prestigiosa di un grande scrittore siciliano: Andrea Camilleri anch’egli grande estimatore e autore d’eccellenza di questo marchio, che ha raggiunto cifre incredibili e ha realizzato bestsellers di eco internazionale, nomi come Stevenson, N. Gogol, Giuseppe Bonaviri e tanti altri di ottimo livello, si sono poi aggiunti alla lunga lista degli autori selezionati, formando una pietra miliare nell’impresa libraria siciliana.


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