Magazine Cultura
conoscevo Murakami Ryu di nome in quanto quasi omonimo di uno dei miei scrittori giapponesi preferiti e perchè autore di Tokyo decadence, che non ho letto ma del quale ho visto il film da esso tratto. proprio a causa di Tokyo decadence, confesso che non nutrivo nemmeno una particolare curiosità nei riguardi di questo autore perchè mi ero convinta che i suoi libri fossero solo un'orgia di situazioni sessuali estreme e nulla più. ho avuto modo di ricredermi. certo, anche in questo libro il sesso ha un suo ruolo preminente, in quanto è ciò che interessa ai due protagonisti: alla giovane guida Kenji, che accompagna i turisti stranieri in cerca di emozioni particolari, e al suo cliente Frank, che lo ingaggia appunto a tale scopo. Kenji ha vent'anni ma è già molto disilluso riguardo alla vita e al genere umano; nel primo, splendido capitolo, porta in giro anche noi lettori per locali equivoci, degrado urbano e umano, vizi e stordimento dei sensi. davvero, questo primo capitolo l'ho trovato un piccolo capolavoro. quando a Frank, egli è bizzarro e a tratti agghiacciante; Kenji percepisce subito la sua stranezza e ne prova sia repulsione che attrazione. ne è spaventato, ma io credo che ne sia anche incuriosito. alcuni fatti strani lo portano a concludere che Frank possa essere un efferato omicidia, anzi, addirittura un serial killer, e la prova gli giunge quando viene coinvolto direttamente nel bagno di sangue da lui provocato. e qui è stata dura, ragazzi!, perchè sì, il pelo sullo stomaco ce l'ho, ma non è che sia esattamente una fan dello splatter! nel terzo capitolo infine succede una cosa strana; questo essere che non esiteremmo a definire malvagio rivela una sua poesia. proprio così: fa quasi tenerezza quando racconta di sé, della sua infanzia, della sua pulsione a uccidere. Kenji, sono sicura, ne dev'essere rimasto affascinato al punto che non lo scorderà mai.