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“Nemesi” di Donatella Perullo

Creato il 02 marzo 2016 da Soleeluna

51Cjh5mrzEL._SX350_BO1,204,203,200_Miriam è una protagonista un po’diversa dal solito. È una giovane veterinaria, sportiva e indipendente. Ama il suo pastore tedesco, sua unica compagnia, e nutre una passione segreta per un ragazzo che incontra ogni giorno mentre fa jogging e che non ha mai avuto il coraggio di conoscere.

Ha perso sua madre diversi anni addietro e ha un buon rapporto con suo padre che però non vede spesso a causa del lavoro di quest’ultimo che è ricercatore scientifico per l’esercito del suo paese. Il suo sogno è quello di tutte le giovani donne: una vita serena, realizzata e ricca d’amore. Purtroppo non riuscirà ad avere nulla di tutto questo perché qualcuno stravolgerà ogni suo piano e la costringerà a rivedere le priorità. Sarà a questo punto che Miriam scoprirà di avere uno spirito indomito e troverà il coraggio di affrontare le sue peggiori paure, ma non solo. Capirà di poter contare solo su se stessa e sulle proprie forze, che non ci sarà nessun principe che verrà salvarla ma che, al contrario, dovrà essere lei a scalare la torre più alta per portare in salvo chi ha di più caro. Troverà il coraggio di accettare l’orrore in cui è piombata e una forza che non sapeva di avere, che userà con determinazione, diventando padrona assoluta del suo destino.

Quando esistevano i funerali era tutto più semplice.

Sapeva che era impossibile, che un cuore morto non può battere, eppure nel suo petto un sussulto la illuse che questo forse un giorno sarebbe potuto accadere.

Senza esitazioni Miriam entrò nell’armeria. Cercava pistole, le trovò senza difficoltà. Per sé scelse due semiautomatiche con il mirino in fibra ottica, molto simili a quelle che normalmente aveva utilizzato per il tiro dinamico sportivo, una terza arma la infilò nella cintura, dietro la schiena. Sulla tuta militare nera, indossò un giubbotto antiproiettili e legò ai fianchi un cinturone colmo di caricatori. sistemò le due armi nelle fondine poste sui fianchi. Alla coscia destra legò il fodero di un pugnale da combattimento. Prima di lasciare la stanza indossò un elmetto allacciando il cinturino di sicurezza. Era pronta.

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