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Neonati in piscina: dove, come e quando

Creato il 05 giugno 2014 da Alessandrapepe @AlessandraPepe

Oggi è stata l’ultima lezione in piscina della mia Sofia. Ci siamo iscritte a marzo e tranne due lezioni perse, causa febbre a 39.5° della piccola, siamo sempre sempre sempre state presenti.

Ve lo consiglio! Il corso in piscina o acquaticità neonatale è un’esperienza magica e intensa da vivere insieme al vostro bambino. E’ bellissimo sia per il genitore sia per il piccolo. L’ambiente acquatico infatti richiama nel neonato l’utero materno, il cui ricordo nei primi mesi di vita è molto vivo. Si tratta per lui di una regressione tranquillizzante, che nel contempo lo mette in grande intimità con il genitore che lo accompagna in acqua, cullandolo fra le braccia. Il nuoto inoltre praticato da neonati aiuta a sviluppare un miglior senso di coordinazione motoria e di equilibrio.

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Quando abbiamo incominciato questa bella avventura, Sofia aveva appena compiuto i 6 mesi. Credo ci sia un minimo di età che corrisponda ai 3 o 4 mesi. Al momento dell’iscrizione ci hanno richiesto un certificato medico di buona salute per attività ludico sportiva sia del pupetto sia del genitore che lo accompagna in acqua.

Nella nostra piscina i gruppi di acquaticità neonatale  sono formati in base alle seguenti fasce d’età: dai 4 ai 12 mesi, dai 12 ai 24 mesi e dai 24 ai 40 mesi.

Ad essere onesti la nostra Pediatra ci aveva sconsigliato la piscina perchè tendenzialmente non è un luogo pulitissimo e spesso viene vista come un covo di germi. Questo all’ inizio aveva bloccato un po’ il mio entusiasmo nel voler condurre la mia piccola in questa esperienza. Poi invece insieme al suo papà (ex istruttore di nuoto) abbiamo riflettuto a lungo. Partendo dal presupposto che secondo noi è inutile “tenerla sotto una campana di vetro” e che la piccola ha vissuto beatamente 9 mesi nel liquido amniotico, perchè allora non permetterle di riprovare la stessa bella sensazione abbracciata alla sua mamma,  questa volta guardandoci negli occhi? Abbiamo fatto di testa nostra e la  abbiamo iscritta!

In realtà poi al primo giorno del corso ci siamo accorti che erano molti i genitori che l’hanno pensata proprio come noi. Nel nostro corso i bambini iscritti erano circa una quindicina, insomma un bel vivace gruppetto! La piscina, si è poi rivelata essere pulita e il personale molto gentile, fasciatoi e box  negli spogliatoi e una ragazza messa a disposizione per dare aiuto alle mamme o ai papà (“Santa Chiara”, la nostra dolcissima aiutante!).

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Sofia era nel gruppo dei bimbi più piccoli (4-12 mesi). Durante la lezione, che si svolge interamente in acqua, i bimbi rimangono abbracciati alla mamma o al papà muovendosi dolcemente e prendendo confidenza con l’acqua. Poi piano piano si gioca con gli schizzetti d’acqua, poi animaletti e giochini in gomma. Sui tappeti e sugli scivoli galleggianti. I piccoli si cimentano anche in mini immersioni e tuffetti. Le buffe faccette che fanno quando escono dall’acqua sono impagabili se seguite da un bel sorrisone tutto per voi!

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Unico neo è che in alcune piscine c’è l’obbligo anche per i bimbi di indossare la cuffia. Credo sia inutile (sono praticamente supergiù quasi tutti pelati!) e per di più dà fastidio ai piccoli sia perché stringe loro la testa sia perché se indossata sopra le orecchie li pone in una situazione  di ovattamento che li spaventa e li porta a strillare. Io con Sofia ho risolto lasciandole le orecchie fuori dalla cuffietta. Provate e vedrete che molti bimbi si tranquillizzano all’istante.

Qualche bambino all’inizio del corso piange ma poi, quasi tutti, alla fine si abituano e anzi arrivano col sorriso a bordo vasca impazienti di entrare.

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