Credo che la questione “neonazisti” in Italia sia presa molto alla leggera. Già dopo i terribili fatti di Firenze che, soltanto una settimana fa, sconvolgevano o almeno avrebbero dovuto sconvolgere le coscienze, oggi si è archiviato il tutto come un fatto derivato dalla follia umana. Invece esiste un problema serio di promulgazione di concetti xenofobi e violenti, di apologia di concetti orribili come la superiorità della razza, di legittimazione della violenza razziale che dovrebbe tenere molto ben desta la nostra attenzione e, in particolare, delle autorità di pubblica sicurezza nonché della politica. Invece noto un totale appiattimento del dibattito sulla questione, in particolare da parte di chi dovrebbe, invece, fare una battaglia politica forte contro questi movimenti di estrema destra. E’ di oggi la notizia della scoperta su un sito neonazista americano, Stormfront, di una lista di personalità italiane considerate “nemiche” della causa. In tutto questo non si ode una voce di denuncia provenire dalla sinistra italiana né dall’area cattolica. Dopo il pur debole dibattito sul web dei giorni scorsi la discussione è spenta e si torna a tollerare l’esistenza di gruppi estremi come fenomeni culturali minori quando non folcloristici. Invece la cronaca ha ancora una volta dimostrato, purtroppo, la pericolosità della circolazione di certe idee. Se è vero che la legge Scelba è di fatto inapplicabile è necessario legiferare ex novo sull’argomento non per una volontà repressiva ma per la tutela della sicurezza dei cittadini. Ma chi può farlo non se ne interessa. E la base tace.
Luca Craia